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lunedì 11 novembre 2013
GOCE ALLARME FINITO E RIENTRATO NELL’ATMOSFERA
domenica 10 novembre 2013
DILUVIO UNIVERSALE LE PROVE LE CAUSE ( COMETA ISON? )

[Dossier] Il Diluvio Universale, le prove dell'esistenza e le cause che lo generarono - Parte 1
( Nota : e forse da considerare la cometa Ison come la descrizione di questo interessante articolo redatto il12 agosto 2011 ? Da leggere prima e seconda parte davvero molto interessante By Gy )
"Oggi la nostra terra è degenerata. Ci sono segni che stia rapidamente avvicinandosi alla fine"
Stando alle ricerche della Browne, la tavoletta risale "approssimativamente al 2800 a.C.", che è molto vicino al 10 maggio 2807 a.C., la data che Bruce Masse, archeologo ambientale del Los Alamos National Laboratory, New Mexico, attualmente assegna all'inizio del diluvio universale, quello di Noè e della sua arca.
Masse fa parte dell'Holocene Impact Working Group, un gruppo di scienziati statunitensi, russi, australiani ed europei che si dedica specificamente allo studio dell'effetto di impatti extraterrestri sul nostro pianeta. (Olocene è un termine geologico che indica l'epoca recente e attuale).
L'Holocene Group sta letteralmente riscrivendo la storia della civiltà umana tenendo conto di numerosi grandi impatti di oggetti provenienti dallo spazio esterno, e ha dimostrato in modo spettacolare che l'impatto di una cometa causò il grande diluvio che circa 4800 anni fa interessò gran parte del pianeta.
Come ci narra la Bibbia,
"Tutti i viventi secondo la loro specie e tutto il bestiame secondo la sua specie e tutti i rettili che strisciano sulla terra secondo la loro specie, tutti i volatili secondo la loro specie, tutti gli uccelli, tutti gli esseri alati vennero dunque a Noè nell'arca, a due a due, di ogni carne in cui è il soffio di vita. Quelli che venivano, maschio e femmina d'ogni carne, entrarono come gli aveva comandato Dio: il Signore chiuse la porta dietro di lui. Il diluvio durò sulla terra quaranta giorni: le acque crebbero e sollevarono l'arca che si innalzò sulla terra. Le acque divennero poderose e crebbero molto sopra la terra e l'arca galleggiava sulle acque. Le acque si innalzarono sempre più sopra la terra e coprirono tutti i monti più alti che sono sotto tutto il cielo"
Genesi, 7, 14-19
La ricerca sul diluvio universale iniziò quando Masse si rese conto del fatto che molte mitologie di ogni parte del mondo descrivevano condizioni simili: mesi di piogge, grandi alluvioni e devastazioni. Dopo la vicenda di Noè, il più noto di questi miti è quello ricordato da Platone, il quale nel suo dialogo Crizia (111.e.5-112.a.4) si riferisce a tre diluvi catastrofici. Il più vasto si verificò al tempo di Deucalione che, con sua moglie Pirra, costruì un'arca dopo essere stato avvertito dal padre, Prometeo, che Zeus si apprestava a punire l'umanità con un diluvio devastante. Data la notevole somiglianza delle narrazioni, gli studiosi da molto tempo considerano Dio e Zeus, e Noè e Deucalione, come figure parallele. Alle quali va accostato anche Utnapishtim, l'unico sopravvissuto del diluvio sumerico, la cui storia è narrata nell'Epopea di Gilgamesh.Qualche coincidenza di per sé non prova nulla, e così Masse iniziò a raccogliere miti di ogni parte del mondo. Un migliaio di tali narrazioni è stato tradotto in inglese, e approssimativamente metà di esse parla di un diluvio torrenziale in un momento molto antico della storia. Un terzo di esse, appartenenti soprattutto a culture costiere, descrive anche uno tsunami verificatosi nella stessa epoca."Alla luce dell'informazione astronomica e stagionale contenuta nei miti, oltre che dei particolari relativi al diluvio stesso, è pressoché certo che la grande maggioranza di questi miti rappresenta un unico evento o eventi simultanei"ha dichiarato Masse, presentando i suoi risultati alla conferenza Tunguska 2008, tenutasi tra il 30 giugno e il 2 luglio a Krasnojarsk. La conferenza era stata organizzata per commemorare il centesimo anniversario dell'impatto che nel 1908 rase al suolo un'area di circa 2000 chilometri quadrati nella regione di Tunguska, nella Siberia settentrionale, e fu uno dei massimi impatti della storia recente. Si ritiene che tale evento si verifichi in media una volta ogni secolo, e si pensa sia stato provocato da un asteroide delle dimensioni di un edificio di dieci piani, analoghe a quelle dell'oggetto che mancò di poco la Terra nel marzo del 2009.

Tutti gli impatti di oggetti provenienti dallo spazio esterno creano configurazioni caratteristiche note come chevrons (galloni). Ecco come produrre uno chevron. In spiaggia, prendete un grosso sasso, entrate in acqua fino alle caviglie, date le spalle al mare e gettate giù il sasso con tutta la vostra forza dove l'acqua è meno profonda. La sabbia che schizza in alto e verso la spiaggia forma uno chevron. Scagliando il sasso in questo modo si genera un microtsunami, la cui onda spinge la sabbia davanti a sé verso la spiaggia. Se si ripetesse più volte l'esperimento, gli chevrons mostrerebbero certe analogie strutturali, ad esempio una configurazione a spruzzo che si allarga a ventaglio dal punto dell'impatto. Angoli d'impatto diversi produrrebbero chevrons differenti. Se scagliaste il sasso in giù con forza sufficiente, l'analisi chimica dello chevron metterebbe in evidenza che vi si sono introdotti piccoli frammenti della pietra. Se vi voltaste verso l'oceano e gettaste il vostro sasso in acqua, si formerebbe uno chevron che però scomparirebbe rapidamente senza lasciare traccia, a causa dell'azione delle onde.
Punto in cui si schiantò la cometa Burckle

ISON SEGUITA DALLA NASA CHE IL 26 DICEMBRE FARA' TREMARE LA TERRA
La NASA segue il percorso della Cometa ISON che il 26 Dicembre farà tremare la Terra

GOCE ULTIME NOTIZIE DEL RIENTRO SULLA TERRA
GOCE è alla fine del suo viaggio. Protezione Civile e ESA non escludono che alcuni frammenti del satellite possano cadere sull'Italia, ma le probabilità di essere colpiti sono bassissime. Ecco gli orari potenzialmente più pericolosi e gli ultimi aggiornamenti.

domenica 3 novembre 2013
SATELLITE GOCE ALLERTA DELLA PROTEZIONE CIVILE

Satellite «impazzito» sta per cadere sulla Terra: allerta Protezione Civile

giovedì 31 ottobre 2013
ISON : I DETRITI COLPIRANNO LA TERRA
La NASA conferma i detriti della cometa ISON colpiranno la Terra

domenica 28 luglio 2013
BOLIDE ENORME NEI CIELI DEI CARAIBI
Caraibi, fenomeno astronomico ripreso dalla webcam

martedì 28 febbraio 2012
ASTEROIDE APOPHIS PREOCCUPA LA NASA....
Osservato speciale, l'asteroide Apophis preoccupa la Nasa: potrebbe colpirci nel 2029
Negli ultimi anni “l’asteroide killer” che punta verso la Terra, minacciando l’intera umanità e l’esistenza stessa del nostro Pianeta, è stato il soggetto preferito delle produzioni fantascientifiche hollywoodiane. Le storie catastrofiste impresse sulla pellicola potrebbero però concretizzarsi da qui ai prossimi 20 anni. Gli scienziati dell’Agenzia spaziale europea (Esa), come anche quelli della corrispondente statunitense (Nasa), stanno infatti tenendo sotto stretta osservazione un enorme asteroide che potrebbe schiantarsi contro il nostro Mondo già nel 2029. L'Esa, vista la gravità della minaccia, ha deciso di stanziare milioni di euro per elaborare delle soluzioni capaci di proteggere la Terra. Il nemico da abbattere si chiama Apophis (come il dio egizio della malvagità e della distruzione), una roccia che vanta un inquietante diametro di circa 1.000 metri e che, nel caso in cui entrasse in rotta di collisione con la Terra, cambierebbe profondamente, o peggio spazzerebbe via, ogni forma di vita sul nostro mondo. Strategie per salvare il mondo da Apophis - Le agenzie spaziali, consapevoli degli alti rischi, avrebbero preso in esame tre scenari ed altrettante modalità per neutralizzare Apophis. Il primo scenario preso in esame dai ricercatori dell’Esa prevede l'invio di una sonda che colpisca l'asteroide alla massima velocità possibile; il secondo la deviazione "indiretta" del corpo celeste, effettuata utilizzando una sonda di altro genere che affianchi per diversi anni l'asteroide, influenzandone la traiettoria e agendo sul campo gravitazionale, attirandolo lontano dalla Terra; il terzo, una sorta di "ultima possibilità di salvezza", la frantumazione attraverso una serie di esplosioni nucleari ad alto potenziale. Asteroidi sono una minaccia - Ad oggi, va comunque precisato, i calcoli porterebbero ad escludere per il 13 aprile del 2029 un vero e proprio impatto con la Terra o la Luna, ma questo non significa che non si debba restare vigili. Apophis sfiorerà infatti la Terra, passando ad una distanza di appena 36mila chilometri: poco al di sopra delle orbite dei satelliti geostazionari. Scongiurato il pericolo Apophis tornerà a minacciarci dopo pochissimi anni. Esiste la possibilità che l’asteroide si rifaccia vivo nel 2036, ma nel caso gli astronomi sembrano esser più fiduciosi e meno preoccupati. Quali le conseguenze di un impatto con la Terra? - L’agenzia spaziale statunitense ha provato a definire l’energia che si verrebbe a generare da un impatto di Apophis con il nostro pianeta basandosi sulle misure e sulla velocità della pericolosa roccia spaziale. L’ultima stima parla di 510 megatoni di Tnt. Cosa significa oggettivamente? L’eruzione del vulcano Krakatoa, del 1883, fu di 200 megatoni, mentre la più potente bomba nucleare fatta esplodere aveva un potenziale di appena 57 megatoni. Link
domenica 15 gennaio 2012
PHOBOS-GRUNT PRECIPITATA NELL’OCEANO PACIFICO
I resti della sonda russa Phobos-Grunt sono precipitati alle 18:45 nell’oceano Pacifico
“I resti della sonda”, russa, “Phobos-Grunt sarebbero precipitati”, alle 18,45 ora italiana, “nel Pacifico”. Lo ha annunciato un portavoce delle forze spaziali di Mosca, Alexei Zolotukhin. Secondo il portavoce della Difesa Aerospaziale russa, il colonnello Alexei Zolotukhi, la sonda e’ caduta in mare a 1.250 km ad ovest della costa dell’Isola cilena di Wellington. Non e’ ancora chiaro se si tratta di tutti i resti di Phobos-Grunt o solo di una parte. In precedenza l’agenzia spaziale russa Roskosmos aveva indicato genericamente nell’Atlantico la zona di impatto. La sonda era stata lanciata lo scorso 8 novembre dal cosmodromo russo di Baikonur, in Kazakistan, assieme ad un piccolo satellite cinese. Phobos-Grunt, pero’, non ha mai preso la strada per il pianeta rosso, bloccandosi all’altezza dell’orbita terrestre e cominciando una lenta caduta incontrollata. La motivazione ufficiale e’ un malfunzionamento del sistema di propulsione Fregat. Link
venerdì 13 gennaio 2012
PHOBOS GRUNT CADRA' SULLA TERRA DOMENICA 15 GENNAIO
La Sonda Russa Phobos Grunt cadrà sulla terra Domenica 15 Gennaio
L’agenzia spaziale Roskosmos ha comunicato che la sonda spaziale ”Phobos Grunt”, lanciato lo scorso 9 Novembre senza successo, raggiungerà la terra questa domenica. La sonda pesa 13 tonnellate, tuttavia non si hanno ancora indicazioni precise su dove avverrà l’impatto con il nostro pianeta. La sonda è stata lanciata due mesi fa dal cosmodromo russo di Baikonur, nel Kazakhstan e al suo interno alloggiano strumentazioni Russe, Cinesi ed Europee. La sua missione era raggiungere Phobos, la luna di marte, per prelevare dei campioni di roccia che sarebbero poi tornati sulla terra per essere esaminati, ma a quanto pare questo non sarà più possibile. La zona più probabile per l’impatto è stimata sull’Oceano Indiano, dove precipiteranno circa 30 pezzi di alcuni quintali della sonda, che non verrà completamente disintegrata dall’atmosfera. La missione è fallita già dal suo lancio in quanto un propulsore non si è acceso correttamente causando una traiettoria non regolare al satellite che non può neanche raggiungere Marte. Il problema, oltre all’impatto, potrebbe essere il carburante tossico che essa rilascerà al suo schianto. Scopriremo domani quali conseguenze causerà la sonda Russa Phobos Grunt. Link
sabato 17 dicembre 2011
PHOBOS-GRUNT CADRA' SULLA TERRA TRA IL 6 E IL 19 GENNAIO 2012
Occhi puntati sulla sonda russa Phobos, cadrà sulla Terra tra il 6 e 19 gennaio
La sonda spaziale russa Phobos-Grunt, destinata ad arrivare su Marte ma mai uscita dall'orbita terrestre a causa di un guasto ai motori, cadrà sulla Terra tra il 6 e il 19 gennaio: lo ha annunciato l'agenzia spaziale Roskosmos, fornendo coordinate talmente ampie per il potenziale impatto da mettere in allerta mezzo pianeta. Impossibile stabilire ora il punto esatto dell'impatto - "L'apparecchio spaziale ricadrà sulla Terra nel periodo compreso tra il 6 e il 19 gennaio 2012, in una zona compresa tra 51,4 gradi di latitudine nord e 51,4 gradi di latitudine sud", stima Roskosmos in un comunicato. In pratica, potrebbe cadere in Europa, Africa, Asia o sul continente americano. Mezzo mondo in allerta - "Il luogo e la data potranno essere determinati solo alcuni giorni prima della caduta", aggiunge il comunicato diffuso dalle agenzie di stampa russe. Secondo gli scienziati russi, tuttavia, la sonda dovrebbe disintegrarsi entrando nell'atmosfera, ma il peso dei frammenti che raggiungeranno la superficie terrestre "non supererà i 200 chilogrammi". Link
venerdì 25 novembre 2011
PHOBOS-GRUNT POTREBBE PRECIPITARE SULLA TERRA
Occhi puntati sulla sonda spaziale russa Phobos-Grunt: potrebbe precipitare sulla Terra
La sonda Phobos-Grunt, sviluppata dai russi e lanciata dal cosmodromo in Kazakistan il 9 novembre ha finalmente dato segnali di vita, fornendo per la prima volta i dati telemetrici alle antenne australiane dell'Esa. La missione, tuttavia, non sembrerebbe in grado di poter proseguire: secondo gli esperti dell’agenzia spazia russa non esiste al momento alcuna possibilità che Phobos-Grunt possa un giorno raggiungere Marte. Risulta essere invece altamente probabile che la stessa possa schiantarsi sulla Terra, trascinando con sé il suo carico tossico e nucleare (e in tanti ipotizzano anche contaminato da “batteri”). Caduta prevista tra gennaio e febbraio 2012 - Secondo l’agenzia russa alcuni pezzi della sonda marziana potrebbero entrare nell’orbita terrestre tra gennaio e febbraio del 2012. "La situazione aggiornata a oggi, 24 novembre - ha detto Alexei Zolutukhin, portavoce delle Forze spaziali del ministero della Difesa - indica che alcune parti della stazione interplanetaria Phobos-Grunt dovrebbero cadere in quel periodo. La data definitiva in cui i frammenti potrebbero precipitare dipende da fattori esterni". Phobos-Grunt è stata lanciata nello spazio dal cosmodromo di Baikonur. Si è correttamente separata dal vettore Zenit, ma i suoi bruciatori non si sono accesi, ponendola quindi su un'orbita sbagliata. Data da giorni per persa, la stazione spaziale russa destinata allo studio di Marte ha “poi battuto un colpo”. I russi dell'agenzia spaziale Roscosmos hanno diffuso la notizia dell’inevitabile caduta mentre l'Esa, più ottimista, ha comunicato che saranno fatti altri tentativi. L'eventuale caduta della sonda preoccupa le agenzie spaziali - Le osservazioni hanno mostrato che la sonda era in una posizione controllata in orbita attorno alla Terra, in una fascia compresa fra 200 chilometri e 340 chilometri di altitudine. La possibilità che pezzi della sonda precipitino preoccupa, e non poco. La stazione pesa 13 tonnellate e mezza e ha un carico di sette tonnellate di combustibile. Link
mercoledì 23 novembre 2011
MARTE : MISSIONE PHOBOS-GRUNT LA RUSSIA ABBANDONA ?
Marte, la Russia delusa dal flop della missione Phobos-Grunt valuta di abbandonare

Approfondimento
Il fallimento della missione Phobos Grunt nasconde un intervento ufo atto a scongiurare la militarizzazione spaziale?
domenica 23 ottobre 2011
ROSAT RIENTRO AVVENUTO
Il satellite Rosat è rientrato nell'atmosfera
Lo rende noto l’agenzia spaziale tedesca
Nei nove anni della sua carriera Rosat ha funzionato su un'orbita ellittica posta fra 585 e 565 chilometri dalla Terra e al termine della sua vita operativa ha cominciato a perdere progressivamente quota per effetto dell'attrazione terrestre. Ansa.it
domenica 16 ottobre 2011
ROSAT LA NASA CONFERMA CADUTA SULLA TERRA TRA IL 20/25 OTTOBRE
Allarme della Nasa, il satellite Rosat cadrà sulla Terra: pesa 3 tonnellate e potrebbe non disintegrarsi
venerdì 7 ottobre 2011
LA COMETA ELENIN SI E SCIOLTA APPARE LA COMETA HONDA
45P/Honda–Mrkos–Pajdušáková osservata il 29/09/2011
Crédit Michael Jager
Crédit Michael Jager
In questi ultimi giorni 45P/Honda-Mrkos-Pajdušáková ha sorpreso gli astronomi raddoppiando la sua luminosità, e questo non era previsto. L’astronomo amatoriale Michael Jager ha approfittato dell’occasione e ha scattato questa foto il 29 settembre 2011 che evidenzia bene le dimensioni e l’estensione della cometa. La cometa 45P/Honda-Mrkos-Pajdušáková dovrebbe incrociare la cometa C/2010 X1 Elenin il 7 ottobre, e la si potrà osservare nel cielo al mattino. Elenin doveva essere la star di quest’autunno ma si è volatilizzata! Non è sopravissuta all’eruzione solare del 20 agosto 201. Da quella data, ha perso ogni attrattiva contrariamente a 45P/Honda-Mrkos-Pajdušáková, che dispiega una magnifica coda di gas . La cometa Elenin si è volatilizzata
Prometteva una bella apparizione nel cielo autunnale, ma sembra che non sia sopravvissuta alla violenta eruzione solare del 20 agosto.
Vedi: Conferma: la cometa Elenin si sta disintegrando
Vedi: Conferma: la cometa Elenin si sta disintegrando
http://pianetanibiru.forumfree.it/?t=57823269#lastpost
Il 20 agosto ha subito una tempesta fatale come lo si può vedere in quest’animazione realizzata da Michael Mattiazzo
Il 20 agosto ha subito una tempesta fatale come lo si può vedere in quest’animazione realizzata da Michael Mattiazzo
Oltre alle fosche previsioni dei catastrofisti, Elenin prometteva un bellissimo spettacolo nel cielo di quest’autunno, e avrebbe dovuto essere visibile al binocolo e forse anche ad occhio nudo.Ma le comete sono imprevedibili soprattutto quando la loro scoperta è recente e le sorprese possono essere belle o brutte. La cometa 45P/Honda-Mrkos-Pajdušáková, ha sottratto la parte della protagonista ad Elenin e sarà lei ad essere visibile nel cielo del mattino mentre si trova attualmente al suo picco di luminosità. Le due comete si incroceranno il 7 ottobre. Link
martedì 27 settembre 2011
ASTEROIDE SFIORERA' LA TERRA IL 9/11/2011
2005 YU55/ L’asteroide sfiora la Terra. Passerà a soli 327mila km, tra il nostro pianeta e la Luna
Tra satelliti che cadono comete che si avvicinano non poteva mancare questa notizia del 12/4/2011

domenica 25 settembre 2011
DOPO IL SATELLITE UARS ORA ROSAT MINACCIA LA TERRA
Dopo Uars ora incombe una nuova minaccia. Si tratta del satellite tedesco Rosat
Dopo il satellite Uars, che ha definitivamente terminato la sua corsa infrangendosi nell'atmosfera sopra al Pacifico, ora si guarda già al prossimo pericolo in arrivo dal cielo. Si tratta del satellite tedesco Rosat, che secondo le autorità potrebbe precipitare sulla Terra tra cinque settimane. Il suo peso è di 2,4 tonnellate ed è dal 1999 che vaga nello spazio avvicinandosi sempre di più all'atmosfera. E' un satellite "pazzo", il suo sistema guida ha infatti smesso di funzionare. Si stima che i pezzi di Rosat siano almeno tre volte più pesanti del blocco più grosso di Uars. Naturalmente manca ancora diverso tempo e certamente le novità non tarderanno ad arrivare.Link
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