
[Dossier] Il Diluvio Universale, le prove dell'esistenza e le cause che lo generarono - Parte 1
( Nota : e forse da considerare la cometa Ison come la descrizione di questo interessante articolo redatto il12 agosto 2011 ? Da leggere prima e seconda parte davvero molto interessante By Gy )
"Oggi la nostra terra è degenerata. Ci sono segni che stia rapidamente avvicinandosi alla fine"
Stando alle ricerche della Browne, la tavoletta risale "approssimativamente al 2800 a.C.", che è molto vicino al 10 maggio 2807 a.C., la data che Bruce Masse, archeologo ambientale del Los Alamos National Laboratory, New Mexico, attualmente assegna all'inizio del diluvio universale, quello di Noè e della sua arca.
Masse fa parte dell'Holocene Impact Working Group, un gruppo di scienziati statunitensi, russi, australiani ed europei che si dedica specificamente allo studio dell'effetto di impatti extraterrestri sul nostro pianeta. (Olocene è un termine geologico che indica l'epoca recente e attuale).
L'Holocene Group sta letteralmente riscrivendo la storia della civiltà umana tenendo conto di numerosi grandi impatti di oggetti provenienti dallo spazio esterno, e ha dimostrato in modo spettacolare che l'impatto di una cometa causò il grande diluvio che circa 4800 anni fa interessò gran parte del pianeta.
Come ci narra la Bibbia,
"Tutti i viventi secondo la loro specie e tutto il bestiame secondo la sua specie e tutti i rettili che strisciano sulla terra secondo la loro specie, tutti i volatili secondo la loro specie, tutti gli uccelli, tutti gli esseri alati vennero dunque a Noè nell'arca, a due a due, di ogni carne in cui è il soffio di vita. Quelli che venivano, maschio e femmina d'ogni carne, entrarono come gli aveva comandato Dio: il Signore chiuse la porta dietro di lui. Il diluvio durò sulla terra quaranta giorni: le acque crebbero e sollevarono l'arca che si innalzò sulla terra. Le acque divennero poderose e crebbero molto sopra la terra e l'arca galleggiava sulle acque. Le acque si innalzarono sempre più sopra la terra e coprirono tutti i monti più alti che sono sotto tutto il cielo"
Genesi, 7, 14-19
La ricerca sul diluvio universale iniziò quando Masse si rese conto del fatto che molte mitologie di ogni parte del mondo descrivevano condizioni simili: mesi di piogge, grandi alluvioni e devastazioni. Dopo la vicenda di Noè, il più noto di questi miti è quello ricordato da Platone, il quale nel suo dialogo Crizia (111.e.5-112.a.4) si riferisce a tre diluvi catastrofici. Il più vasto si verificò al tempo di Deucalione che, con sua moglie Pirra, costruì un'arca dopo essere stato avvertito dal padre, Prometeo, che Zeus si apprestava a punire l'umanità con un diluvio devastante. Data la notevole somiglianza delle narrazioni, gli studiosi da molto tempo considerano Dio e Zeus, e Noè e Deucalione, come figure parallele. Alle quali va accostato anche Utnapishtim, l'unico sopravvissuto del diluvio sumerico, la cui storia è narrata nell'Epopea di Gilgamesh.Qualche coincidenza di per sé non prova nulla, e così Masse iniziò a raccogliere miti di ogni parte del mondo. Un migliaio di tali narrazioni è stato tradotto in inglese, e approssimativamente metà di esse parla di un diluvio torrenziale in un momento molto antico della storia. Un terzo di esse, appartenenti soprattutto a culture costiere, descrive anche uno tsunami verificatosi nella stessa epoca."Alla luce dell'informazione astronomica e stagionale contenuta nei miti, oltre che dei particolari relativi al diluvio stesso, è pressoché certo che la grande maggioranza di questi miti rappresenta un unico evento o eventi simultanei"ha dichiarato Masse, presentando i suoi risultati alla conferenza Tunguska 2008, tenutasi tra il 30 giugno e il 2 luglio a Krasnojarsk. La conferenza era stata organizzata per commemorare il centesimo anniversario dell'impatto che nel 1908 rase al suolo un'area di circa 2000 chilometri quadrati nella regione di Tunguska, nella Siberia settentrionale, e fu uno dei massimi impatti della storia recente. Si ritiene che tale evento si verifichi in media una volta ogni secolo, e si pensa sia stato provocato da un asteroide delle dimensioni di un edificio di dieci piani, analoghe a quelle dell'oggetto che mancò di poco la Terra nel marzo del 2009.

Tutti gli impatti di oggetti provenienti dallo spazio esterno creano configurazioni caratteristiche note come chevrons (galloni). Ecco come produrre uno chevron. In spiaggia, prendete un grosso sasso, entrate in acqua fino alle caviglie, date le spalle al mare e gettate giù il sasso con tutta la vostra forza dove l'acqua è meno profonda. La sabbia che schizza in alto e verso la spiaggia forma uno chevron. Scagliando il sasso in questo modo si genera un microtsunami, la cui onda spinge la sabbia davanti a sé verso la spiaggia. Se si ripetesse più volte l'esperimento, gli chevrons mostrerebbero certe analogie strutturali, ad esempio una configurazione a spruzzo che si allarga a ventaglio dal punto dell'impatto. Angoli d'impatto diversi produrrebbero chevrons differenti. Se scagliaste il sasso in giù con forza sufficiente, l'analisi chimica dello chevron metterebbe in evidenza che vi si sono introdotti piccoli frammenti della pietra. Se vi voltaste verso l'oceano e gettaste il vostro sasso in acqua, si formerebbe uno chevron che però scomparirebbe rapidamente senza lasciare traccia, a causa dell'azione delle onde.
Punto in cui si schiantò la cometa Burckle

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