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lunedì 6 marzo 2017

CIA : PROVE DI VITA SU MARTE

 

Un documento ufficiale rilasciato dalla CIA ci fornirebbe le prove dell’esistenza di un’antica civiltà su Marte. 

 

Scoperte-piramidi-sudan2 Recentemente sono stati rilasciati molti file segreti della CIA, che ci parlano di UFO e di forme di vita aliene. La Central Intelligence Agency indaga sull’argomento extraterrestre da molti anni: infatti pochi giorni fa è diventata virale la notizia che ci parla di un contatto fra l’agenzia governativa e alcuni “amici dello spazio”. Le teorie del complotto che sottolineano l’esistenza di una probabile collaborazione fra le superpotenze mondiali e gli alieni si sono sprecate, ma questa volta potrebbero non essere solo teorie. Vediamo insieme la CIA nel 1984 cosa ha scoperto.

Alieni: il 22 maggio 1984 alle 10.09


Il 22 maggio del 1984 alle 10.09 di mattina, si è tenuto un esperimento molto importante alla CIA. Le informazioni riportate sono state estrapolate da un documento ufficiale, che ci parla degli avvenimenti di quella mattina, riportando fedelmente il dialogo fra l’agente e la chiaroveggente di cui la CIA si avvalse per scoprire di più sugli alieni. Quella non fu la prima volta che l’agenzia impiegò dei chiaroveggenti per lo Stargate Project, fondato nel 1978 e chiuso nel 1995; infatti, benché quel progetto vide la sua fine pochi anni dopo, oggigiorno le potenze hanno creato altri programmi volti alla ricerca di forme di vita aliene, che probabilmente siamo prossimi a trovare.

Cosa ci disse sui marziani il chiaroveggente


Gli agenti della CIA scrissero quello che volevano sapere in alcune buste sigillate, che non sarebbero state aperte fino alla fine dell’esperimento. Queste furono date ad un chiaroveggente che, senza aprirle, fu capace di recepirne le informazioni, rispondendo poi a tutte le domande degli agenti. Secondo il sensitivo, #Marte era abitata da una civiltà sviluppata e le sue strade erano colme di obelischi e piramidi, ad un certo punto, però, avvenne un cataclisma che spinse i pochi alieni superstiti a scappare verso altri pianeti a bordo delle loro astronavi. Approdarono così su di un nuovo mondo, coperto di una folta vegetazione. Tutte queste informazioni sono riportate nel documento rilasciato dalla CIA e potrebbe non rassicurare molto tutte quelle persone che credono che l’inversione dei poli sfocerà nella fine del mondo. Link

lunedì 11 novembre 2013

GOCE ALLARME FINITO E RIENTRATO NELL’ATMOSFERA

goGoce è rientrato nell'atmosfera, nessun dannoI frammenti nell'Atlantico meridionale
goce bIl satellite europeo Goce è rientrato nell'atmosfera intorno alle 1,00 e si e' per la maggior parte disintegrato; i frammenti sono caduti nell'Atlantico meridionale, 410 chilometri a Sud delle isole Falkland. Lo ha dichiarato l'Agenzia Spaziale Europea (Esa). Intorno a quell'orario aveva infatti smesso di dare segnali. Nonostante le condizioni estreme cui fossero esposti, gli strumenti di bordo di Goce hanno continuato a funzionare fino all'ultima orbita, registrata dalla stazione di Terra che si trova in Antartide quando il satellite si trovava alla quota di meno di 120 chilometri. Era quindi molto vicino alla zona critica chiamata Linea di Karman, che si trova alla quota di 100 chilometri ed e' considerata il confine tra l'atmosfera terrestre e lo spazio esterno.Attualmente il tempo preciso e il luogo del rientro non sono chiari. L'Esa indica che l'orbita percorsa al momento del rientro ha attraversato la Siberia, l'oceano Pacifico occidentale, l'oceano Indiano orientale e l'Antartide. Link

domenica 10 novembre 2013

ISON SEGUITA DALLA NASA CHE IL 26 DICEMBRE FARA' TREMARE LA TERRA

 

La NASA segue il percorso della Cometa ISON che il 26 Dicembre farà tremare la Terra

La Cometa ISON (C/2012 S1) potrà essere visibile in modo spettacolare, una volta che attraverserà il Sistema Solare interno, verso la fine del 2013. Durante le settimane prima del 28 novembre, ISON si avvicinerà al Sole, quindi la cometa sarà visibile con piccoli telescopi e binocoli. Gli  Osservatori di tutto il mondo e i telescopi spaziali come Hubble, IRAS e SOHO, seguiranno la cometa durante il suo viaggio intorno al Sole. Se ISON sopravviverà al passaggio infuocato di energia solare, che sembra probabile, ma non certa, la cometa sarà in grado di essere visibile ad occhio nudo nel cielo prima dell’alba nel mese di dicembre.
Questa animazione mostra la traiettoria della cometa ISON attraverso il sistema solare interno. La prima sequenza è la cometa vista lungo la sua orbita e nella seconda sequenza è una vista perpendicolare all’orbita della ISON.Come tutte le comete, ISON è una macchia di gas congelati misti a polvere. Spesso descritte come “palle di neve sporca”, le comete emettono gas e polvere ogni volta che si avventurano  vicino al Sole e il materiale ghiacciato si trasforma in gas attraverso un processo chiamato sublimazione. Il 1 ottobre 2013, ISON è passata avicino a Marte ad una distanza di circa 6,5 milioni di miglia (10.500 mila km) Alla fine di novembre, ISON scatenerà fiumi di polvere durante il suo incontro ravvicinato con il Sole a contatto quindi con il forte calore sprigionato dalla nostra stella e tutti i satelliti di monitoraggio soalre (SOHO) registreranno il suo passaggio. In questo periodo la cometa può diventare abbastanza brillante da poter essere vista solo alzando la mano per bloccare la luce abbagliante del Sole. Ma il destino di ISON  non termina qui. Qualunque cosa accada, gli scienziati saranno in grado di imparare di più sulle comete, su come queste interagiscono con il Sole. Successivamente ISON  per effetto fionda della gravità del Sole, questa si sposta verso la Terra, dove sarò visibile nel crepuscolo mattutino fino a dicembre. Secondo la NASA la Cometa ISON scuoterà la Terra il 26 dicembre 2013, quando si avvicinerà a 40 milioni di miglia, ovvero a circa 65 milioni di km.Link

GOCE ULTIME NOTIZIE DEL RIENTRO SULLA TERRA

goce_thumb GOCE, le ultime notizie sul rientro 
GOCE è alla fine del suo viaggio. Protezione Civile e ESA non escludono che alcuni frammenti del satellite possano cadere sull'Italia, ma le probabilità di essere colpiti sono bassissime. Ecco gli orari potenzialmente più pericolosi e gli ultimi aggiornamenti.

goce b AGGIORNAMENTO DI DOMENICA 11 NOVEMBRE. Questa mattina l'ASI - Agenzia Spaziale Italiana ha nuovamente spostato in avanti, rispetto alle precedenti comunicazioni, la finestra di possibile rientro a terra di GOCE.E' stato escluso un eventuale impatto dei frammenti del satellite sul nostro territorio nella mattinata di oggi, mentre non è ancora possibile escludere la pur remota possibilità che una o più parti possano cadere in Italia nelle altre due finestre temporali già indicate: dalle 19.44 alle 20.24 di oggi interessando potenzialmente i territori di Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Sardegna, e dalle 7.48 alle 8.28 di domani, lunedì 11 novembre, coinvolgendo potenzialmente il Sud (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia). L'ASI continuerà a rilasciare periodicamente le previsioni di rientro di GOCE e manterrà aggiornato il sistema di  protezione civile.Il satellite GOCE ha inziato la fase finale del suo viaggio e ora sta puntando decisamente verso la Terra. Al momento non è ancora possibile stabilire con precisione se e quanti frammenti del satellite resiteranno all'impatto con l'atmosfera nè dove potrebbero potenzialmente cadere, ma la situazione è costantemente tenuta sotto controllo dagli esperti dell' ESA, l'Agenzia Spaziale Europea.Nell'ultimo aggiornamento di oggi gli scienzati hanno spostato in avanti la finestra temporale per il rientro del satellite, che si aprirà alle 22 di stasera e si chiuderà nella tarda mattinata di lunedì. Attualmente, si legge nel comunicato stampa pubblicato sul sito della Protezione Civile, non è ancora possibile escludere la remota possibilità che uno o più frammenti del satellite possano cadere sul nostro territorio. Le finestre di interesse per l’Italia sono, per ora, tre: dalle 8.26 alle 9.06 di domenica, 10 novembre,coinvolgendo potenzialmente il Centro-Nord (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana, Sardegna); dalle 19.44 alle 20.24 sempre di domenica interessando potenzialmente i territori di Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Sardegna;dalle 7.48 alle 8.28 di lunedì 11 novembre, periodo per il quale non sono ancora disponibili informazioni poiché sono ancora in corso le elaborazioni delle traiettorie possibili da parte di ASI.Non è comunque il caso di lasciarsi prendere dal panico: le probabilità di un impatto al suolo, e in particolare sulla terraferma, sono veramente poche.L' ESA continuerà comunque a monitorare la situazione e rilascerà aggiornamenti continui delle previsioni di rientro così da mantenere informato il sistema della Protezione Civile. Al momento, per l'Italia, è stato attivato un gruppo speciale che sta seguendo l'evolversi della situazione e che è composto da tecnici del Dipartimento nazionale della Protezione Civile, dell’ASI stessa, del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, dell’ENAV, dell’ENAC, di ISPRA, del Comando Operativo Interforze e del Friuli Venezia Giulia in rappresentanza di tutte le Regioni. Link