Tavole smeraldine di Thoth l’Atlantideo tra storia ed ermetismo
Spesso sentiamo parlare di Tavole smeraldine nel l’ambiente Esoterico e persino dell’esosterismo in generale, ma quest’ultimo lo confondiamo con l’occultismo, che seppur abbia alcune cose in comune è tutt’altra materia. L’Esoterismo è in contrapposizione con l’Essoterismo, che conosciamo anche meno del precedente. Per farla breve e diretta, mentre l’esoterismo è qualcosa di nicchia, di conoscienza di un gruppo ristretto e mirato a pochi, l’essoterismo è l’esatto contrario, quindi rappresenta qualcosa alla portata di tutti. In realtà i significati sono molto più complessi e non escludo di portarli alla vostra attenzione in un altro articolo.Sicuramente avremo anche sentito parlare di Ermetismo ed a parte qualcuno, che si interessa agli argomenti in specifico, non abbiamo mai approfondito la cosa nella nostra vitao perchè non ci interessa o perchè non ne abbiamo il tempo ecc., idem per le tavole di Thot e per le tavole smeraldine, che sono poi la stessa identica cosa.
Chi ha scritto le tavole smeraldine di Thoth?
A scrivere le tavole esoteriche di smeraldo e secondo alcuni anche magiche sarebbe stato il Dio egizio in persona, Thoth, anche se la storia popolare e mitologica vuole siano state scritte da Ermete Trismegisto.Altre versione, vogliono che le tavole del Dio l’Atlantideo, siano state scritte da Apollonio di Tiana o da Alessandro il Grande, che tutti conosciamo come Alessandro Magno.Il Dio Thoth egizio, si dice che, volendo lasciare all’uomo la sua conoscenza e la sua saggezza avrebbe scritto o fatto scrivere queste tavole su una enorme lastra color smeraldo, secondo la tradizione antica su un vero e proprio smeraldo gigante, inciso con un diamante.Ma la leggenda sull’enorme tavola, ci dice che sarebbe stata rinvenuta in Egitto in epoca pre-cristiana, ecco perché la leggenda vuole sia stata scritta dal Dio egizio Thoth o perché storicamente viene spesso attribuita ad Alessandro Magno ed altri.
Storia mitologica delle tavole smeraldine
In latino, le tavole furono tradotte dall’arabo, supponendo che ci siano stati diversi passaggi di mezzo e non escludo aggiunzioni, sostituzioni o modifiche, come normalmente qavveniva per testi religiosi, esempio la Bibbia che avrebbe subito decine di variazioni di cui una, quella masoretica, radicale...