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lunedì 12 agosto 2024

Asteroidi:Il buco blu di Taam Ja al largo del Messico

 

Vicino all'asteroide che estinse i dinosauri è appena apparso lui

Il buco blu di Taam Ja', al largo della costa sudorientale del Messico, sembra non avere fine e i ricercatori non riescono a individuarne il fondo. Al momento questa voragine batte il Dragon Hole nel Mar Cinese Meridionale, che arriva a 301 metri.Il buco impenetrabile si trova nascosto in una baia della penisola dello Yucatan, al confine con il Belize. Praticamente dove 65,95 milioni di anni fa cadde l'asteroide che provocò una delle grandi estinzioni di massa sul pianeta, m non è chiaro se in qualche modo siano collegati.

Un buco senza fine.È stato formalmente descritto nel 2023. Il problema di questo buco è che nemmeno il suono, che di solito si propaga molto bene nell'acqua, riesce a rimbalzare sul suo fondo. Taam Ja' ingoia gli echi delle onde acustiche ad alta frequenza prima che possano penetrare a più di 274 metri di profondità.Un problema potrebbe essere la presenza nota di quello che viene descritto come picnoclino, un confine netto di acque con densità diverse che può disperdere segnali acustici.

Per capire quanto si spinge oltre il buco nero, i ricercatori del centro di ricerca messicano chiamato El Colegio de la Frontera Sur (ECOSUR) hanno ancorato una nave nel mezzo dell’occhio e hanno lanciato una linea nel dicembre del 2023. il gancio era uno strumento in grado di misurare i dati di pressione, temperatura e conducibilità dell'acqua. Quando tutti i 500 metri di cavo furono srotolati, l'apparecchio non aveva ancora raggiunto il fondo.

martedì 16 luglio 2024

Dopo 68 anni, la cometa 13P/Olbers sarà vicina alla Terra il prossimo 20 luglio

 

Dopo 68 anni, la cometa 13P/Olbers sarà vicina alla Terra il prossimo 20 luglio

(Gli astrofotografi possono scattare immagini a lunga esposizione o impilarle per ottenere risultati sorprendenti come questo, che mostra la cometa 13P/Olbers sopra Terna, in Slovacchia.) La cometa 13P/Obers ritorna nel sistema solare interno dopo 68 anni. E sarà visibile con il binocolo nell'emisfero settentrionale!Questa cometa periodica ha raggiunto il suo perielio, o il massimo avvicinamento al Sole, il 30 giugno. Sarà più vicino alla Terra sabato 20 luglio. Attualmente si trova nella costellazione dell'Orsa Maggiore, ma si sta muovendo rapidamente verso il Leone Minore nel cielo nord-occidentale. Durante il suo avvicinamento più vicino, la cometa passerà a 283 milioni di chilometri dal nostro pianeta. Anche a quella distanza, 13P/Olbers è la cometa più luminosa nei nostri cieli. Secondo la NASA, orbita attorno al Sole ogni 68 anni 

(Questa mappa mostra la posizione della cometa 13P/Obers il 20 luglio 2024, la data del suo massimo avvicinamento alla Terra.(67,9 per l'esattezza). Poiché ha un'orbita inferiore a 200 anni, è classificata come cometa periodica o di tipo Halley.Il momento migliore per osservare – con un binocolo o un piccolo telescopio – e fotografare la cometa 13P/Olbers è questa settimana. Ha un'intensità di luminosità compresa tra 6,5 ​​e 7, il che significa che non è visibile ad occhio nudo. Ma dovrebbe essere osservabile con l’aiuto strumentale. Gli osservatori con un binocolo o un piccolo telescopio nell'emisfero settentrionale avranno le migliori possibilità di vedere la cometa. Nel frattempo, gli 

osservatori che utilizzavano ausili ottici vicino all’equatore potevano vederlo molto basso sull’orizzonte subito dopo il tramonto.Il 16 luglio, subito dopo il tramonto, la cometa 13P/Olbers passerà vicino a NGC 3104, una galassia irregolare nel Leone Minore. È una grande opportunità per gli astrofotografi. Durante il suo avvicinamento più vicino, il 20 luglio 2024, il visitatore celeste passerà vicino alla galassia NGC 3219 nella cupola del nostro cielo. Pertanto, la galassia lontana sarà 

un comodo riferimento per puntare un telescopio computerizzato. La scoperta della cometa Heinrich Olbers scoprì la cometa che ora porta il suo nome il 6 marzo 1815 da Brema, in Germania. A quel tempo era appena visibile ad occhio nudo. L'ultima visita della cometa nel sistema solare interno risale al 1956. E dopo aver superato la Terra nel 2024, non la vedremo più fino a marzo 2094. Quindi, se ti trovi nell'emisfero settentrionale, dai un'occhiata al tuo software astronomico o app (come  Stellarium ) e prova a localizzarla subito.Link

mercoledì 26 giugno 2024

La cometa 13P/Olbers sarà di nuovo visibile dopo 69 anni

La cometa 13P/Olbers sarà di nuovo visibile dopo 69 anni

La cometa 13P/Olbers farà il suo ritorno nel cielo notturno di luglio 2024, segnando la prima volta in 69 anni che potrà essere vista dalla Terra. Secondo gli esperti di Star Walk, anche se debole, la sua posizione nel cielo e la distanza dal Sole gli permetteranno di essere meglio visibile intorno al 30 giugno.Gli astronomi di Universe Today hanno affermato che la cometa 13P/Olbers si troverà tra 20 e 30 gradi sopra l’orizzonte. Un modo per stimarlo è allungare il braccio davanti a te. La larghezza del tuo pugno è di circa 10 gradi.Questa elevazione significa che dovresti recarti in un luogo aperto con una visione chiara dell’orizzonte occidentale se 

desideri vedere la cometa. Alberi ed edifici probabilmente bloccheranno la vista poiché rimarrà relativamente bassa nel cielo.La cometa passerà davanti alla stella Alsciaukat il 2 luglio 2024 prima di entrare nella costellazione del Leone Minore il 14 luglio e dell’Orsa Maggiore il 28 luglio.Heinrich Wilhelm Matthäus Olbers (Brema, Germania) ha scoperto la cometa 13P/Olbers il 6 marzo 1815 e l’ha semplicemente descritta come una piccola cometa. Era allora nella costellazione del Camelopardalis. Ha confermato la scoperta e il movimento il 7 marzo 80 UT e ha commentato: “La cometa si dirige così lentamente verso nord e verso est verso il corpo di Perseo. È piccola, ha un nucleo mal definito e una chioma trasparente 

molto pallida”.La cometa ha raggiunto una magnitudine massima di circa 5 durante l’apparizione del 1815, e la coda ha raggiunto una lunghezza massima di circa un grado. La prima orbita della cometa è statacalcolata da Gauss il 31 marzo 1815. Era parabolica e indicava una data del perielio del 25 aprile 1815.A metà luglio del 1815, FW Bessel ha notato che le osservazioni acquisite durante il periodo dall’11 marzo al 20 maggio non potevano essere ben rappresentate da un’orbita parabolica, 

quindi ha determinato la prima ellittica. Il suo primo risultato, utilizzando lo stesso arco di osservazione, ha rivelato una data del perielio del 26 aprile, 50 e un periodo orbitale di 73,00 anni.Ha aggiunto quindi un’osservazione ottenuta a fine giugno del 1815 e ha rivisto il periodo orbitale a 73,90 anni. I calcoli di altri astronomi negli anni successivi hanno rivelato in genere periodi da 72 a 77 anni.Un’orbita definitiva è stata successivamente calcolata da Bessel che ha fornito un periodo di 74,10 anni e ha predetto che la cometa 13P/Olbers sarebbe tornata al perielio il 9 febbraio 1887. Ginzel ha riesaminato l’orbita e ha fornito la data del perielio come 17 dicembre 1886, con un probabile errore di +/- 1,6 anni.Link

venerdì 2 febbraio 2024

Cometa di Halley si dirige verso il Sole qunado vederla in Italia

 

La cometa di Halley si dirige verso il Sole. Ecco quando vederla dall’Italia

"Esiste una stella che appare una volta ogni settanta anni, e rende confusa la volta celeste inducendo in errore i capitani delle navi", questo molto probabilmente è uno dei primissimi riferimenti alla cometa di Halley, presente nel Talmud, uno dei testi sacri dell'ebraismo.Questo oggetto infatti è periodico e una volta raggiunto il suo afelio, ovvero il punto più lontano dal Sole, comincia il viaggio di ritorno e si dà il caso che esso passi vicino alla Terra. Ecco quindi come organizzarsi per vederla.La prima cosa fondamentale che devi sapere sul ritorno di questo corpo celeste è che dovremo aspettare il 19 giugno 2061 per vederla. Infatti le volte precedenti è passata nel 1986, nel 1910, nel 1835 e così via."È interessante notare che il 2061 è l'immagine speculare dell'ultima apparizione della cometa nell'inverno/inizio primavera del 1986", ha scritto space.com. "Allora, la cometa era fuori dalla vista e dal lato opposto del Sole in pieno inverno; ma in piena estate del 2061 la cometa sarà dalla nostra stessa parte del sole, in piena vista, e apparirà almeno 10 volte più luminosa! Poi scenderà rapidamente e, entrando nel cielo serale, favorirà gradualmente le località più meridionali."Ma per gli osservatori alle latitudini centro-nord-occidentali la cometa dovrebbe comunque evolversi in uno spettacolo accattivante, anche se bassa nel cielo ovest-nordovest la sera di inizio agosto", ha aggiunto.Link

venerdì 1 dicembre 2023

NUOVA STRANA ROCCIA A FORMA DI CIAMBELLA TROVATA SU MARTE


Una strana roccia a forma di ciambella, è stata trovata su Marte dal rover Perseverance.

Il rover Perseverance della NASA si è imbattuto in una roccia a forma di ciambella, sul pianeta Marte. Secondo alcuni ricercatori potrebbe essere caduto dal cielo, cioè potrebbe essere un meteorite.Venerdì 23 giugno, Perseverance ha scattato una fotografia di una grande pietra scura con un buco al centro. L’intrigante roccia è circondata da altre di colore simile, suggerendo un’origine comune, che potrebbe estendersi oltre Marte.Lunedì 26 giugno, i rappresentanti del SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence) Institute di Mountain View, California, hanno dichiarato su Twitter che la roccia a forma di ciambella “potrebbe essere un grande meteorite insieme ad altri pezzi più piccoli”.Una tale scoperta non sarebbe senza precedenti. Ad esempio, Perseverance ha rilevato un possibile meteorite poche settimane dopo l’atterraggio, nel febbraio 2021.E Curiosity, il “cugino maggiore” del rover, ha scoperto diverse rocce spaziali su Marte da quando è atterrato nell’agosto 2012, comprese rocce di composizione prevalentemente metallica.Perseverance sta esplorando un cratere di 45 chilometri su Marte chiamato Jezero, che miliardi di anni fa ospitava un grande lago e un delta fluviale. Il rover sta caratterizzando quell’ambiente antico, alla ricerca di segni di vita di molto tempo fa e raccogliendo dozzine di campioni per il suo futuro ritorno sulla Terra.Un piccolo elicottero chiamato Ingenuity sta aiutando il grande rover nel suo lavoro. Ingenuity ha viaggiato su Marte con Perseverance e ha superato rapidamente la sua missione dimostrativa di cinque voli, che ha dimostrato che l’esplorazione aerea è possibile sul pianeta rosso.Sebbene i massimi esperti abbiano classificato la roccia come un possibile meteorite, la sua struttura forata la rende praticamente unica tra le altre rocce esistenti.Gli utenti internet, hanno suggerito che potrebbe trattarsi di una struttura artificiale molto antica e che abbia assunto quella forma irregolare a causa dell’erosione dopo migliaia o milioni di anni.Link

sabato 18 novembre 2023

UFO : COMETA "RIMBALZANTE PUO AVER DIFfUSO GLI INCREDIENTI DELLA VITA


Una cometa "rimbalzante" potrebbe aver diffuso gli ingredienti per la vita in altri pianeti

L’origine della vita sulla Terra è un argomento che da sempre interessa scienziati e persone comuni. Una delle teorie più discusse parla di un’origine “extraterrestre” della vita, ma non si riferisce all’intervento degli alieni come alcuni vorrebbero. In realtà, questa ipotesi si riferisce a un fenomeno concreto che avviene da sempre nell’universo e ha a che fare con le comete. In pratica, gli studiosi ipotizzano che le comete possano aver portato gli ingredienti fondamentali per la formazione della vita sulla Terra come su altri pianeti. E adesso uno studio recente pare confermarlo.

La vita nell’universo proviene dalle comete?

Che la Terra sia stata sottoposta all’impatto di tantissimi corpi celesti, soprattutto durante le sue fasi iniziali, non è certo un mistero. Nelle prime fasi del nostro pianeta, ci sono stati impatti di protopianeti che hanno dato origine alla luna, asteroidi, comete e altri residui cosmici. E la questione si intreccia anche con l’origine dell’acqua sulla Terra: la comunità scientifica non ha ancora trovato la risposta, ma potrebbe avere a che fare con le comete. Queste ultime, infatti, nella loro composizione hanno anche aminoacidi, acido cianidrico e vitamine, come nel caso dell’asteroide Ryugu. Molecole prebiotiche del genere non sono ovviamente “vive”, né rappresentano organismi viventi, eppure hanno svolto un ruolo cruciale nella costituzione delle prime cellule. Ma sono state le comete a portarle sulla Terra? E se lo hanno fatto qui, possono anche aver portato i mattoni della vita su altri pianeti?

Origine extraterrestre della vita, ma a certe condizioni


Per rispondere a questa domanda, un gruppo di ricerca dell’Università di Cambridge ha elaborato dei modelli matematici per dimostrare come le comete possano trasferire elementi essenziali per la vita a diversi pianeti nella nostra galassia. D’altronde, se è avvenuto sulla Terra, deve comunque essere possibile anche in altri contesti, giusto? La risposta è sì, è possibile, ma soltanto a determinate condizioni.

Nel recente studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society A, i ricercatori hanno stimato che alcune molecole possono resistere all’ingresso di una cometa nell'atmosfera e all’impatto con il suolo. Un esempio è l’acido cianidrico, i cui legami carbonio-azoto ne aumentano la resistenza. Il problema è semmai un altro, ossia la velocità a cui viaggia la cometa:.......

giovedì 9 novembre 2023

TERRA : SCOPERTA L'ACQUA PIU ANTICA AL MONDO


Scoperta l’acqua più antica al mondo in Canada: ha 1,2 miliardi di anni

Secondo gli esperti potrebbe ospitare forme di vita.

Nel 2016, nel profondo di una miniera canadese, i ricercatori hanno fatto una scoperta incredibile: la pozza d’acqua più antica del mondo. A una profondità di circa 3 chilometri l’acqua risale a ben 1,2 miliardi di anni. La scoperta ha spostato la data dell’acqua più antica
conosciuta di almeno 500 milioni di anni. Il record precedente era detenuto dall’acqua trovata nella stessa miniera dalla stessa squadra nel 2013, e proveniva da una profondità di circa 2,5 chilometri. La miniera è infatti la miniera di metallo basale più profonda del mondo, poiché la ricerca di rame, zinco e argento sta portando i minatori sempre più in profondità nella crosta terrestre. Quando i minatori hanno scavato più a fondo, i ricercatori hanno colto l’occasione per esplorare ulteriormente la miniera. Hanno analizzato l’acqua scoperta studiando i gas intrappolati all’interno. Gas come l’elio e lo xeno possono rimanere intrappolati nell’acqua bloccata nelle fessure della roccia e misurarli può dire quanti anni ha l’acqua. “Quando le persone pensano a quest’acqua, presumono che debba essere una piccola quantità di acqua intrappolata all’interno della roccia”, ha detto la professoressa Barbara Sherwood Lollar, che ha presentato la scoperta .Il volume dell’acqua è molto più grande di quanto chiunque si aspettasse. Inoltre, l’età dell’acqua non è l’unica scoperta importante. Quando i ricercatori hanno analizzato il liquido, hanno trovato tracce di vita al suo interno. Anche se devono ancora trovare i veri batteri viventi, ciò che hanno scoperto è stata, in effetti, l’impronta digitale della vita. Da questo, sono in grado di dedurre che c’è stata una qualche forma di microbiologia che vive nell’acqua e per un periodo di tempo molto lungo. Il fatto che qualcosa sia riuscito a sopravvivere, e anzi a prosperare, in un’acqua così antica e così profonda all’interno della Terra ha alcune implicazioni importanti. Non solo può parlarci della vita sulla Terra miliardi di anni fa, ma può anche aiutare nella ricerca della vita fuori dal mondo. Mentre i fiumi non scorrono più sulla superficie di Marte, ci sono ancora sacche di acqua e ghiaccio sotto la superficie. Questi non sono neanche lontanamente profondi come l’acqua scoperta in Canada, ed è possibile che queste sacche possano fornire le condizioni necessarie per la vita dei microrganismi. Link 

domenica 5 novembre 2023

OLTRE 6 MILIARDI DI ESOPIANETI COME LA TERRA

 


Uno studio del 2020 calcola in oltre 6 miliardi di esopianeti simili alla nostra Terra presenti nella sola Via Lattea, la nostra galassia: i dettagli

Possono esistere fino a un pianeta simile alla Terra per ogni cinque stelle simili al Sole nella Via Lattea, secondo le stime del 2020 degli astronomi dell’Università della Columbia Britannica che utilizzano i dati della missione Kepler della NASA (missione terminata). Per essere considerato simile alla Terra, un pianeta deve essere roccioso con un diametro simile a quello terrestre e in orbita attorno a stelle come il Sole (tipo G). Inoltre gli esopianeti devono orbitare nelle zone abitabili delle proprie stelle, la giusta distanza affinché ci sia una temperatura atta a poter “ospitare” acqua liquida, e potenzialmente vita, sulla sua superficie.

Un numero enorme di pianeti extrasolari

Le stime precedenti della frequenza dei pianeti simili alla Terra andavano da circa 0,02 pianeti potenzialmente abitabili (per stella simile al Sole) ad uno. In genere, i pianeti come la Terra sono più difficili da individuare rispetto agli altri tipi, poiché sono piccoli e orbitano lontani dalle loro stelle. Ciò significa che un catalogo planetario rappresenta solo un piccolo sottoinsieme dei pianeti che sono effettivamente in orbita attorno alle stelle. Gli scienziati hanno usato una tecnica nota come “modellazione in avanti” per superare questi limiti.

Il radius gap

La ricerca ha anche fatto luce su una delle questioni più importanti della scienza degli esopianeti: il “radius gap” dei pianeti. Il divario di raggio dimostra che non è comune per i pianeti, con periodi orbitali inferiori a 100 giorni, avere una dimensione compresa tra 1,5 e 2 volte quella della Terra. I ricercatori hanno scoperto che il divario del raggio esiste in un intervallo molto più ristretto di periodi orbitali di quanto si pensasse in precedenza. La ricerca continua! Link

martedì 6 novembre 2018

ARRIVA LA COMETA DI NATALE 46P/WIRTANEN


La cometa di Natale 46P/Wirtanen: il primo scatto dall’Italia 

 

Si chiama 46P/Wirtanen la cometa che apparirà nel cielo alla fine del mese di novembre e che — secondo i ricercatori — sarà visibile per tutto dicembre, anche a occhio nudo. Passerà a «soli» 11,5 milioni di chilometri dalla Terra. Scoperta nel 1948 dall’astronomo Carl A. Wirtanen, ha un periodo di 5 anni (ogni 5 anni si avvicina al Sole), rendendosi visibile con la sua caratteristica chioma. Il 31 ottobre, in attesa di osservarla dal vivo, è stata scattata la prima immagine dall’Italia, dall’Unione Astrofili Italiani (Uai) con un telescopio robotico in Australia. «Per osservarla — ha spiegato all’ Ansa l’autore dell’immagine Rolando Ligustri, dell’Uai — ho dovuto usare un telescopio dell’emisfero australe, perché la cometa è quasi invisibile al momento per essere fotografata dall’emisfero Nord. Si trova nella costellazione della Fornace». Il prossimo 16 dicembre «raggiungerà il suo perielio, cioè il punto più vicino al Sole, prendendosi a tutti gli effetti l’appellativo di cometa di Natale». Basterà un piccolo binocolo per osservare 46P/Wirtanen, perché «si suppone che la cometa avrà una chioma di quasi 1 grado, apparirà cioè grande 2 volte la Luna».
Piccola ma brillante È relativamente piccola – il suo diametro è di circa 1,2 km – ma si avvicinerà molto alla Terra. Alzando gli occhi al cielo, sarà possibile scovarla già dal 17 novembre, anche se sarà ancora troppo bassa sull’orizzonte per essere osservata dall’Italia. Anni fa, la 46P/Wirtanen era stata scelta come obiettivo della missione Rosetta dell’Agenzia Spaziale Europea, ma alla fine del 2002 il razzo fallì il lancio e l’Esa fu costretta a cambiare cometa (venne individuata la 67P Churyumov-Gerasimenko, raggiunta nel 2014 senza ulteriori ritardi).Il papà della cometa Carl Alvar Wirtanen, nato a Kenosha, in Wisconsin, l’11 novembre del 1910 (e morto a Santa Cruz, il 7 marzo 1990), lavorò presso il Lick Observatory. Scoprì la cometa periodica 46P/Wirtanen e otto asteroidi, di cui ben tre appartenenti al gruppo degli asteroidi Apollo: 1685 Toro, 1863 Antinous e (29075) 1950 DA. Gli è stato dedicato l’asteroide 2044 Wirt.Link<

venerdì 1 settembre 2017

DETRITI DELL'ASTEROIDE FLORENCE SOLCANO IL CIELO DEL TRENTINO E DELL'ABRUZZO

 

 

 

 

Rappresentazione artistica di un asteroide vicino alla Terra (fonte: NASA/JPL-Caltech) © Ansa

 

  Alle 14.06 è passato a circa 7 milioni di chilometri dal nostro pianeta

 

Un detrito dell’asteroide ieri ha solcato il cielo Italiano la foto di Roman Alessandro di Busto Arsizio sullo sfondo le montagne del Trentino.Un altro frammento di piccole dimensione visto nella serata di mercoledì intorno alle 22 anche a Mosciano Sant’Angelo  (Te) in Abruzzo 

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L’asteroide è ben visibile in questi giorni al massimo avvicinamento. Per osservarlo basta un binocolo di 50 millimetri di diametro.”E’ possibile vederlo – spiega l’astrofisico – in direzione Sud tra le stelle dell’Acquario mentre, sfrecciando alla velocità relativa alla Terra di 13,5 chilometri al secondo, si dirige verso Nord, per attraversare le costellazioni di Delfino, Volpetta e Cigno”.By Gy

mercoledì 31 maggio 2017

METEORITE ILLUMINA I CIELI DEL CENTRO NORD

ENORME METEORITE illumina i cieli del Centro Nord Italia il 30 maggio - boato tra Veneto ed Emilia

 

(immagine di repertorio e traiettoria presunta)  Enorme meteorite ha solcato poco dopo le 23 i cieli del Centronord Italia, illuminando la notte, lasciando dietro di sè una scia verdastra e in alcuni casi avvistamenti anche dei residui incendiati. Ben avvistato in particolare dalla Lombardia all'Emilia al Triveneto, con anche boato distintamente avvertito in particolare tra il Veneto e l'Emilia, tra le province di Padova, Rovigo, Ferrara, Bologna. Numerosissime le segnalazioni sui social, anche dal Centro Italia e in particolare da Firenze. Non sono comunque segnalati per ora danni. Un vero spettacolo!




Che cos'è un meteorite : si tratta di frammenti rocciosi che vagano nello spazio e che talvolta entrano in collisione con la nostra atmosfera, attratti dalla forza di gravità. L'impatto con l'atmosfera incendia il meteorite per attrito, rendendolo visibile e allo stesso tempo disintegrandolo. Se la dimensione del corpo celeste è sufficientemente grande, una parte di esso può comunque impattare la superficie terrestre: la maggior parte invece si 'sbriciola' prima di raggiungere il suolo.Link

mercoledì 4 novembre 2015

OGGETTO SCONOSCIUTO IN COLLISIONE CON LA TERRA il 13 NOVEMBRE 2015

Satellite 

Un oggetto non identificato dovrebbe scagliarsi contro la Terra il 13 novembre 2015. Gli scienziati specificano: nessun pericolo per l'uomo.

 

esa ( A lato foto dell’oggetto non identificato) ROMA – Ufo in rotta di collisione con la Terra? Secondo quanto riportato dal DailyMail, il prossimo 13 novembre un oggetto non identificato della lunghezza di due metri, soprannominato WTF1190F, dovrebbe abbattersi contro l’Oceano Indiano, 65 km al largo della punta dello Sri Lanka. Ma attenzione: per gli umani non sembra esserci alcun pericolo: è previsto infatti che il WTF1190F si disintegri a contatto con l’atmosfera, offrendo tuttavia agli scienziati un’ottima opportunità per studiare l’oggetto nella sua interazione con essa.Per i ricercatori potrebbe trattarsi di qualche pezzo di razzo lanciato in orbita durante vecchie missioni spaziali, forse nel corso dell’Apollo program, quello che portò allo sbarco dei primi uomini sulla Luna. Se così fosse, sarebbe uno dei primi pezzi di spazzatura cosmica realizzata dall’uomo a tornare indipendentemente indietro sulla terra; questo è il motivo per cui è considerato particolarmente raro. Gli studiosi hanno anche spiegato che è cavo al suo interno. La traiettoria del WTF1190F è stata già calcolata per la prima volta nel 2012. Poi all’inizio di ottobre l’oggetto è tornato a catturare l’attenzione degli astronomi di un’università dell’Arizona.Jonathan McDowell, un astrofisico dell’Harvard-Smithsonian Centre di Cambridge, in Massachusetts, ha detto che il WTF1190F è probabilmente “un pezzo perduto di storia dello spazio che è tornato a farci visita”. Bill Gray, ricercatore di astrologia della California ha ribadito che l’oggetto dovrebbe bruciare a contatto con l’atmosfera. Nessuno scenario apocalittico da film dunque. Lo studioso si mostra anzi piuttosto ironico sull’argomento e sulla caduta nell’oceano del presunto pezzo di razzo specifica: “Questo non vuole dire che vorrei andare a pescare sotto di esso”. Link

giovedì 26 marzo 2015

ASTEROIDE VICINISSIMO ALLA TERRA DOMANI 27 MARZO


Asteroide gigante in arrivo: passaggio ravvicinato il 27 marzo 

 

nasa-asteroide-2014-yb35 ROMA - E' previsto per domani 27 marzo, l'arrivo di un asteroide di 500 metri, che, come al solito, "sfiorerà" la Terra.Ma niente panico!La roccia spaziale passerà a circa 4,5 milioni di km, una distanza 11,7 volte maggiore rispetto a quella tra la Terra e la Luna.Scoperto al Catalina Sky Survey della University of Arizona, l'asteroide, chiamato 2014 YB35 è solo uno dei tanti appartenenti alla cosiddetta "Potentially Hazardous Asteroid" (PHA), la lista stilata dalla NASA che comprende i potenziali pericoli per la Terra. Sebbene l'umanità scamperà anche a questa minaccia, per li scienziati si tratta comunque di un promemoria: molte rocce spaziali pericolose sono nelle vicinanze del nostro pianeta e non tutte sono state classificate. Si stima che l'asteroide abbia un diametro di circa 500 metri, dimensioni abbastanza grandi se guardate dal punto di vista "apocalittico".Se una roccia di questa grandezza colpisse la Terra, causerebbe una catastrofe diffusa a livello globale.Il pericolo di corpi come questo asteroide, infatti, è proporzionale a grandezza e velocità.2014 YB35 sta viaggiando a 37.000 km/h e domani raggiungerà il suo massimo avvicinamento sarà di 4.5 milioni di km circa.Farà ritorno nei pressi della Terra nel 2033, a una distanza più ravvicinata (3,3 milioni di km circa) ma ancora sicura. La NASA elenca 2014 YB35 come 'asteroide potenzialmente pericoloso', ma, finora, non vi è alcuna possibilità di un impatto nel futuro.Lo scorso anno, una serie di nomi illustri della scienza ha unito le forze per mettere in guardia il mondo della minaccia posta alla Terra dagli asteroidi.Si stima che del milione o giù di lì di asteroidi che potrebbero causare gravi danni alla Terra, ne conosciamo circa 10.000 (l'un per cento). Ciò significa che in ogni momento una roccia spaziale potrebbe entrare nell'atmosfera e causare notevoli danni, senza "preavviso".La possibilità di questo scenario è stata più volte accennata dalle recenti meteore e palle di fuoco che hanno illuminato il cielo.In particolar modo resterà nella mente comune l'immagine del meteorite che nel febbraio del 2013 esplose sulla città russa di Chelyabinsk. (LEGGI QUI) Link

martedì 3 febbraio 2015

MISTERIOSO OGGETTO SEGUE L’ASTEROIDE 2004 BL86


Un misterioso oggetto segue l’Asteroide 2004 BL86. Le immagini della NASA 

 

UFO-asteroid370-Jan.-28-08.01 L’Asteroide 2004 BL86, passato vicino alla Terra il 26 gennaio 2015, è stato seguito dai telescopi e radiotelescopi di tutto il mondo, mostrando il suo reale diametro (325 metri) e la presenza di un piccolo oggetto che lo segue a poca distanza. Di cosa si tratta? Il primo dei due video che vi mostriamo, riguarda il passaggio dell’asteroide,  registrato attraverso i dati del radiotelescopio Deep Space Network della NASA a Goldstone, California. Per ricostruire questo video, sono stati utilizzate venti singole immagini. Osservazioni radar permettono agli scienziati di misurare meglio le dimensioni, la rotazione di un asteroide e la posizione esatta. Durante queste osservazioni, effettuate dal Deep Space network,  2004 BL86 ha rilevato anche la presenza di un  piccolo oggetto di 70 metri di diametro circa,  che segue l’asteroide nel suo percorso orbitale. Si tratta forse di una piccola luna che orbita intorno all’asteroide? Lo skywatcher “Streetcap1″, nel secondo video pubblicato di seguito, suggerisce (con un interrogativo) una ipotesi diversa da ciò che dichiarano gli astronomi della NASA:  “l’asteroide 2004 BL86 potrebbe essere trainato da un UFO per evitare un impatto planetario? Guardate i video! 12 . Link

venerdì 23 gennaio 2015

ASTEROIDE 2004 BL86 VICINO LA TERRA IL 26/1/2015

asteroide-2004-BL86-26-gennaio-300x199 

Il 26 Gennaio l’asteroide 2004 BL86, di grandi dimensioni, transiterà molto vicino alla terra.

 

asteroid_2004_bl86_flyby L’asteroide, nominato 2004 BL86, ha un diametro di quasi mezzo chilometro ( 483 mt ) e ci si attende che raggiungerà la massima vicinanza con la terra quando si troverà a poco più di un milione di chilometri da noi.Considerando che la Luna orbita ad una distanza di circa 380.000 chilometri dal nostro pianeta si può ben comprendere come l’asteroide farà davvero un passaggio che, in termini astronomici , potrà considerarsi parecchio ravvicinato.Se da un lato l’evento viene considerato ‘sicuro’ dagli astronomi dall’ altro l’incontro sarà così ‘accostato’ che farà la gioia di tutti gli ‘osservatori celesti‘.Il Dottor Don Yeomans, pezzo grosso della Nasa in pensione da qualche anno,  dice che ‘Anche se l’asteroide non sarà affatto una minaccia per gli abitanti del pianeta Terra l’evento resta un buon momento per studiare molto da vicino queste meravigliose rocce spaziali‘ 2004 BL86 brillerà infatti abbastanza nel cielo da permettere a tutti gli appassionati di visualizzarlo anche soltanto con dei potenti binocoli.Aggiunge Mr.Yeomans: “Io stesso tirerò fuori dal cassetto i miei binocoli e proverò ad individuarlo‘.L’asteroide 2004 BL86 fu scoperto nel 2004 dagli astronomi che che lavoravano al telescopio del Lincoln Near-Earth Asteroid Research situato a White Sands, New Mexico, USA.La Nasa infatti rileva, traccia e studia continuamente le comete e gli asteroidi usando sia i telescopi terrestri che quelli spaziali.The Near-Earth Object Programme ( Programma per gli oggetti vicini alla Terra ), conosciuto anche come Spaceguard, da molti anni studia gli oggetti spaziali che potrebbero rappresentare anche soltanto un piccolo rischio per il nostro pianeta. Link

giovedì 22 gennaio 2015

MISTERIOSO SEGNALE DALLO SPAZIO CATTURATO DAL RADIOTELESCOPIO PARKES

segnale-radio2015

Australia: misterioso segnale dallo spazio captato dal radiotelescopio Parkes 

 

radiotelescope2 Un misterioso segnale radio dallo spazio, è stato captato in “diretta” per la prima volta, ma la fonte è ancora sconosciuta. Si tratta di un fenomeno noto come “Fast Radio Burst” (FRB), un lampo di onde radio proveniente da miliardi di anni luce di distanza. Gli astronomi hanno ipotizzato che questi segnali potrebbero provenire dai buchi neri o anche da lontane civiltà aliene. A scovare il segnale misterioso è stato il radiotelescopio australiano Parkes – anche se sotto la minaccia di una crisi ecnomica e quindi dei tagli di bilancio – ha prodotto il suo primo pezzo della scienza per il 2015.Le onde radio ad alta energia durano per pochi millisecondi, ma si pensa che le loro fonti siano in grado di emettere una quantità di energia in quel tempo, come il nostro Sole fa in un giorno intero. La sorgente del segnale, captato dal Radiotelescopio Parkes del CSIRO in Australia, potrebbe essere lontana oltre i 5,5 miliardi di anni luce. E’ la prima volta che un Fast Radio Burst viene captato in tempo reale da un radiotelescopio, ma nulla si sa sulla sua origine. Questa scoperta viene vista come una svolta importante,  nell’ambito della ricerca sui segnali extraterrestri e ci porta un passo più vicino alla comprensione del fenomeno, che gli astronomi di tutto il mondo stanno cercando di spiegare. L’evento è stato catturato dal Parkes in tempo reale su una frequenza transitoria: “Noi registriamo i dati a 8-bit full-di polarizzazione lineare, su un range di 1024 canali di frequenza a oltre 400 MHz di banda. Queste onde sono state generalmente scoperte settimane, mesi o anche più di un decennio dopo che sono state emesse”, ha spiegato Emily Petroff, astrofisico alla Swinburne University di Melbourne. “Siamo i primi a coglierne uno in tempo reale”. Link

mercoledì 19 novembre 2014

COMETA 67P REGISTRATO MISTERIOSO SUONO


Misterioso suono dalla cometa 67P registrato dalla sonda Rosetta appena atterrata

 

rosetta-sound-2014-250x180 Gli scienziati ritengono che questo suono sia stato creato da un flusso di particelle cariche di elettricità.Tuttavia, il preciso processo fisico dietro questo suono rimane un mistero. Il suono misterioso ha lasciato perplessi gli scienziati, che l’hanno registrato con uno strumento in dotazione a Rosetta, originariamente progettato per analizzare il campo magnetico della cometa. Invece, in questo caso ha catturato uno strano gorgoglio. La cometa canta a 40-50 milliHertz, ma l’orecchio umano raccoglie solo il suono da 20 Hz a 20 kHz.Poiché l’audio originale è inferiore alla soglia dell’udito umano, il professor Glaßmeier ha creato appositamente una registrazione di quest’ultima amplificando il campo mille volte. Link

lunedì 17 novembre 2014

STRUTTURE ALIENE SULLA COMETA 67P?

Sonda Philae, notizia sconcertante: strutture artificiali sulla cometa 67P

 

cometa-67p-navcam Due noti ricercatori ufo del C.UFO.M.(Centro Ufologico Mediterraneo), appena sono pervenute le prime immagini dalla sonda spaziale Rosetta relative alla cometa Churyumov-Gerasimenko, certamente non hanno perso tempo. Infatti l’ing. Ennio Piccaluga ed il dr. Angelo Carannante esponenti di spicco del citato centro ufologico, nell’analizzare le foto si sono resi conto di alcune evidenze che non appaiono naturali. Dopo analisi e riscontri vari con l’aiuto del socio collaboratore Angelo Maggioni, hanno messo online sul sito ufficiale del C.UFO.M. un lungo articolo con particolari da loro scovati che fanno riflettere su cosa possano essere. Così, hanno ingrandito ed analizzato quello che sembra un oggetto perfettamente cilindrico che, sembra fuori luogo rispetto a ciò che c’è intorno anche dal punto di vista cromatico e stranamente, la sua ombra non sembra conforme nè con l’oggetto che dovrebbe produrla, nè con le ombre circostanti. In un’altra immagine, c’è una specie di tenda dai contorni molto regolari e quasi innaturali, che si potrebbe pensare come un qualcosa di costruito da qualcuno. Nella stessa foto, risalta anche un qualcosa con una forma e superfici rettangolari che appaiono troppo levigate e regolari. Un qualcosa di reale o frutto della non eccelsa qualità delle immagini che, non dimentichiamo, provengono da milioni di chilometri di distanza? Gli studiosi in questione non affermano certamente che si tratti di cose artificiali, ma che le immagini lasciano alquanto pensare e che nessuna ipotesi va sottaciuta. Anche quelle che sembrano più estreme e che forse hanno addirittura a che fare con gli ufo. Link Leggi anche : Base extraterrestre sulla cometa 67P
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