La Fusione dei Blocchi di Pietra: Un Segreto degli Antichi Peruviani o C’è un’Alternativa?
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mercoledì 7 febbraio 2024
Il segreto degli Antichi Peruviani La Fusione dei Blocchi di Pietra
Gli antichi peruviani, noti per le loro incredibili costruzioni come Machu Picchu, hanno sempre suscitato stupore e curiosità. I blocchi di pietra utilizzati nelle loro costruzioni sono stati tagliati con tale cura e precisione da convincere alcuni che gli antichi peruviani fossero dotati di tecnologie futuristiche. Ma è davvero così? Questo articolo esplora la questione.La Precisione dei Blocchi di Pietra a Machu PicchuLa precisione con cui sono stati lavorati i blocchi di pietra a Machu Picchu è davvero impressionante. Alcuni di questi blocchi sembrano essere così perfettamente allineati che hanno portato alcuni a credere che siano stati fusi insieme. Questa teoria, tuttavia, non è supportata dalle ricerche scientifiche
attuali.Gli Inca erano un popolo estremamente abile nella lavorazione della pietra. Utilizzavano strumenti rudimentali, come martelli di pietra, e non conoscevano l’uso della malta come legante tra i diversi massi2. Nonostante ciò, se si osservano alcune rovine di Machu Picchu, si nota che i blocchi sono incastrati in maniera così abile, che tra le fessure non passa neanche la lama.Nonostante la loro abilità, gli Inca non avevano la tecnologia necessaria per fondere la pietra. Questo fatto, combinato con la precisione millimetrica con cui i blocchi di pietra sono stati lavorati e montati, ha portato alcuni a speculare che gli Inca potrebbero aver scoperto un modo per ammorbidire la pietra. Tuttavia, questa teoria non è stata ancora confermata e rimane un mistero come gli Inca siano riusciti a raggiungere un tale livello di precisione nella lavorazione della pietra.Inoltre, ci sono alcune domande a cui la scienza non può dare risposte inequivocabili. Ad esempio, come gli Inca, che non avevano nemmeno inventato la ruota, potrebbero costruire una città così tecnicamente complessa? Alcuni scienziati ritengono che gli Inca potrebbero aver scoperto semplicemente l’antica città e iniziato ad usarla per i propri scopi.Le Tecniche degli Inca.Gli Inca erano noti per la loro abilità nel lavorare la pietra, utilizzando una varietà di tecniche per tagliare e levigare le pietre...
sabato 2 dicembre 2023
SCOPERTA ASCIA GIGANTE DI PIETRA DI 250.000 ANNI FA
In Arabia Saudita, gli archeologi hanno trovato un’ascia gigante di pietra risalente a 250.000 anni fa.
Durante gli scavi in Arabia Saudita nel sito archeologico di Al-Qurh, gli archeologi hanno scoperto un’ascia gigante di pietra o bifacciale, così chiamata per frammenti allungati tagliati e affilati su entrambi i lati, simili a lame.I nostri antenati usavano tali strumenti, per macellare carcasse di animali, rimuovere le pelli e forse anche abbattere alberi.Il manufatto mediorientale ha 250.000 anni. Tuttavia, non è stata l’età a sorprendere gli archeologi, ma piuttosto le dimensioni: più di mezzo metro. Solo un gigante avrebbe potuto utilizzarla, ovvero una persona di dimensioni significativamente più grandi rispetto agli individui comuni.Gli archeologi dell’Arabia Saudita non fanno supposizioni; si impegnano a condurre ulteriori scavi, alla ricerca di altri grandi strumenti per comprendere gli scopi previsti. È possibile che ulteriori scoperte, facciano luce su chi ha utilizzato queste asce giganti.Anche gli scienziati dell’Istituto di Archeologia dell’Università della California, Los Angeles (UCLA Institute of Archaeology), sono rimasti perplessi.
Altra scoperta recente
Recentemente, durante gli scavi su una collina nella valle di Medway, nel Kent, in Inghilterra, hanno trovato due gigantesche asce di pietra, che risalgono a 300.000 anni fa.“Al momento non comprendiamo lo scopo dietro questi grandi strumenti”, ha ammesso Letty Ingrey, l’archeologa che ha guidato gli scavi. Ha suggerito che queste enormi asce avrebbero potuto simboleggiare qualcosa, come la forza o l’abilità, piuttosto che essere usate praticamente per le loro dimensioni.Gli appassionati, ispirati dagli enormi strumenti degli antichi, li considerano prove a sostegno dell’esistenza dei giganti. Suggeriscono che i giganti del Medio Oriente fossero più grandi di quelli europei, con una stima di 4 metri di altezza.Link
domenica 26 ottobre 2014
STONEHENGE E I SUOI SEGRETI
È molto più grande e complesso di quel
che si vede: che cosa nasconde ancora il sito archeologico più famoso e
misterioso al mondo?
Il sito neolitico di Stonehenge non finisce mai di
sorprendere. Grazie all'utilizzo di tecnologie all'avanguardia in grado
di scandagliare il terreno sono stati scoperti 17 nuovi monumenti
nascosti sotto i sedimenti: in un'area di circa 10 chilometri quadrati, a
poca distanza dal famoso cerchio di megaliti, gli studiosi
dell'Università di Birmingham e dell'austrico Ludwig Boltzmann Institute
for Archaeological Prospection and Virtual Archaeology hanno trovato e
mappato canali, luoghi di sepoltura, fossati, cumuli artificiali, scavi e
segni di antiche costruzioni. ARCHEOLOGIA HIGH-TECH. Per il
progetto Stonehenge Hidden Landscaped Project, iniziato nel 2010, gli
archeologi non sono scesi in campo con picconi e vanghe ma hanno
utilizzato metodi innovati per l'archeologia, capaci di "vedere" anche a
tre metri di profondità: georadar (GPR, da ground penetrating radar) per esaminare il sottosuolo e magnetometri
per rilevare anomalie del campo magnetico terrestre causate dalla
presenza di strutture artificiali. Dopo la ricerca sul campo, tutti i
dati sono stati interpretati da software e trasformati in una mappa 3D,
la più accurata finora realizzata. SEMPRE PIÙ COMPLESSO. Che il sito di
Stonehenge, patrimonio dell'umanità dell'Unesco dal 1986, fosse più
articolato del solo monumento circolare e presentasse altre strutture
correlate, era noto, ma gli scienziati non di aspettavano una così
grande quantità di altre testimonianze antropiche e di approfondimenti
su quelle già note. Per esempio, sotto uno dei numerosi tumuli è stata
rilevata una costruzione di legno lunga 33 metri e larga 7, vecchia di
6.000 anni, forse usata per i riti di sepoltura. Anche il cursus,
una distesa di cumuli e fossati, che a Stonehenge misura 3 chilometri
di lunghezza e 100 metri di larghezza, ha riservato novità: è stata
infatti trovata un'apertura che, secondo gli archeologi, veniva usata
come porta per accedere ai monumenti. E a Durrington Walls, altro luogo
appartenente al sito inglese, sono stati individuati 60 buchi, ora
coperti, nei quali forse erano inseriti dei megaliti. Ancora una volta
Stonehenge rinnova e alimenta il suo fascino.Link
sabato 21 dicembre 2013
MARTE : DIVULGATE SUL WEB FOTO SEGRETE DELLA NASA
MARTE – Anonymous divulga sul web foto segrete della NASA
Alcune foto segrete della NASA scattate la settimana scorsa dalla sonda Curiosity sono state divulgate sul web dal gruppo hacktivist “Anonymous” riusciti ad accedere ad un cellulare privato di un funzionario che aveva scattato una foto del documento segreto.Come si evince dalla dicitura del documento, le foto sarebbero state inviate in forma riservata agli uffici amministrativi della NASA. Ecco le foto del documento in questione: (sotto)
Nel documento è presente la seguente frase:
When we have been concerned by reports interrupted data send of Curiosity, officers of this Directorate visisted the Air Intelligence Data Centere, discovering an undeniable artifact, similiar to the Easter Island ones, on the Mars territory G-34-54 Latitude 34-367
When we have been concerned by reports interrupted data send of Curiosity, officers of this Directorate visisted the Air Intelligence Data Centere, discovering an undeniable artifact, similiar to the Easter Island ones, on the Mars territory G-34-54 Latitude 34-367
In sostanza è stato fotografato dalla sonda Curiosity un manufatto, sul territorio di Marte, che presenta le stesse caratteristiche dei Moai dell’Isola di Pasqua.Se non si tratta di una roccia che, nei secoli, a causa delle intemperie cosmiche abbia preso le sembianze di un volto umano in maniera del tutto casuale, ci troviamo di fronte alla più grande ed incontrovertibile testimonianza di presenza Extraterrestre intelligente su Marte.Il portavoce del Pentagono Dott. George Little ha riferito che a seguito della “fuga di dati” il presidente Obama rilascerà a breve una dichiarazione ufficiale, inoltre, ha asserito che verranno presi severi provvedimenti per il funzionario responsabile non autorizzato a fotografare tale documento catalogato con il level 4, ossia il massimo livello di segretezza dei dati sensibili.Siamo di fronte ad un nuovo Datagate? Link
WIKILEAKS CONFERMA SUI RETTILIANI
Wikileaks conferma la teoria dei Rettiliani
Sono trascorsi pochi giorni dalla pubblicazione dei 250.000 documenti diplomatici USA su WikiLeaks. Alla luce di questi contenuti sensazionali trova conferma definitiva la teoria dei Rettiliani. Una teoria il cui studio assorbe il 90% delle risorse umane dei servizi segreti globali, tra spie, informatori e politici italiani del terzo polo. Ahmadinejad delirante, Gheddafi ipocondriaco feticista, Berlusconi affetto da disturbo narcisistico, Karzai in preda alla paranoia, Mugabe vecchio pazzo, Kim-Jong-il flaccido, Sarkozy re ma nudo, Merkel noiosa da latte alle ginocchia. Qual è il comune denominatore in queste informazioni riservate? Una psicologia da quattro soldi? Il gusto morboso per il pettegolezzo? O si tratta di un linguaggio cifrato condiviso da pochi eletti? Nella conferenza stampa di questa mattina il Capo dei servizi segreti del mondo ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Secondo i documenti divulgati da Julian Assange più della metà dei leader mondiali sono da mandare in una casa di cura (fatta eccezione per Kim-Jong-il, che è stato definito flaccido e data l’età non è neanche colpa sua). Ovviamente questo non è plausibile e quindi nelle rivelazioni di WikiLeaks siamo tenuti a leggere tra le righe”.
Anche un bambino assonnato ne deduce che i leader mondiali sono in realtà tutti amici tra loro e che questi messaggi in codice servono per scambiarsi istruzioni operative.Ma veniamo alla teoria. Grazie a un progetto che impegna il 56% dei fondi della C.I.A. da 15 anni, è stato dimostrato che “migliori amici” è la definizione in cui si riconoscono i Rettiliani. La dichiarazione di Hillary Clinton: “Berlusconi nostro migliore amico” ha quindi convinto i servizi di essere sulla strada giusta.Gli studi ci dicono che i Rettiliani sono rettili umanoidi di origine extraterrestre che tengono in mano le redini del mondo. In pratica tutte le posizioni di potere, sul pianeta terra, sono occupate da lucertoloni provenienti da altre galassie. Non tutti i Rettiliani sono uguali. I leader indiscussi come la Regina Elisabetta, Hillary Clinton e Lady Gaga sono originari della costellazione del Drago, mentre altre eminenze grigie vengono da Bellatrix o addirittura da Orione.In questa chiave si comprende il messaggio in codice lanciato della ex moglie del premier italiano, Veronica Lario, originaria di Zeta Reticuli, rettiliana di serie B. Lario parlò di vergini che si offrono al drago e di bambini che possono vincere il drago, un linguaggio cifrato indirizzato ai Rettiliani vicini al premier, che si circonda di gente che, come lui, viene dalla costellazione del Drago.Ma non basta, per verificare se gli esseri umani fossero in grado di accettare la dominazione aliena, negli anni ’80 fu trasmessa in tutte le televisioni del mondo una serie TV chiamata Visitors. In questa serie una stirpe di alieni giunti sulla terra si presentava esteriormente con le fattezze umane. Nel corso delle puntate si scopriva che si nutrivano di criceti, topi e altri roditori, veniva svelata a poco a poco la loro natura rettile e le loro intenzioni.La reazione del pubblico di fronte ai criceti ingoiati vivi è stata pessima. I telespettatori erano disgustati, indipendentemente dagli altri messaggi degli alieni. Va bene tutto. Ma ingoiare topi senza masticare no. Questo ha convinto i Rettiliani a tenere gli umani all’oscuro della verità, rinunciando alla possibilità di far evolvere la specie terrestre al loro rango.Grazie alle rivelazioni di WikiLeaks però la verità sta venendo fuori e gli esseri umani sono pronti per una nuova consapevolezza delle sorti del mondo. Link
domenica 24 novembre 2013
BASE EXTRATERRESTRE SUI MONTI BUCEGI (ROMANIA)
Il mistero dei Monti Bucegi
L’articolo è stato pubblicato il 30 novembre 2010, alle ore 11:11. E ‘stato migliorato e rettificato nel maggio 2013.
I. Breve Introduzione
Nell’estate del 2003, in una zona inesplorata dei Monti Bucegi, una squadra di Zero Department (una sezione top secret del Servizio di intelligence rumeno – SRI), fece una scoperta epocale, che potrebbe cambiare completamente il destino del genere umano.Gli Stati Uniti d’America esercitarono pressioni diplomatiche colossali sul governo rumeno, che mira a divulgare i risultati a tutto il mondo. Le implicazioni sono diventate molto più complesse a causa della brutale interferenza dell’Ordine degli Illuminati, che ha cercato di prendere il controllo sia del luogo della scoperta, che della spedizione esplorativa congiunta rumeno-americana.L’esperto di fenomeni strani, e anche il capo delle operazioni per lo Stato rumeno, Cezar Brad, è l’eroe degli eventi sconvolgenti che si sono verificati sui monti Bucegi. Ha avuto anche due incontri memorabili con un rappresentante di primo piano degli Illuminati, e membro top del Bilderberg.
II. Una strana visita dal più potente iscritto al Bilderberg
Nel maggio 2003, Cezar fu visitato da un personaggio molto importante. La richiesta di incontro era giunta attraverso lo SRI, a seguito di intervento da parte del governo. La persona era uno straniero, ma parlava la lingua rumena molto bene. Era anche in familiarità con il paese. Il SRI aveva informato Cezar che il visitatore era un membro di alto rango di una importante loggia massonica in Italia, era un nobile, e aveva un’influenza finanziaria molto forte in Romania. Anche la sua influenza politica era molto elevata, dal momento che egli era in grado di penetrare il muro di agenti SRI e raggiungere il DZ.Cezar sentiva una pressione elevata e un peso intorno a questa persona. Era circondato da una nuvola di pesanti radiazioni sgradevoli che nascondeva le sue vere intenzioni. Per questo incontro, Cezar si era preparato accuratamente, isolandosi in una stanza e cadendo in uno stato di profonda meditazione, per conoscere meglio la persona.Un elicottero SRI portò questo arrogante, alto signore, che indossava un abito nero. Aveva un bastone con manico in avorio e intarsi in oro. Il suo volto esprimeva la durezza e gli occhi verdi avevano un effetto strano, che irradiava freddezza insolita. Si presentò come Signor Massini (probabilmente non è il vero nome). Era molto sicuro del suo potere e creò l’impressione di una persona che era abituata a dare ordini.Era il capo di una delle più importanti logge massoniche d’Europa e anche a una delle più influenti organizzazioni massoniche in tutto il mondo: il Gruppo Bilderberg.Massini fu molto diretto e dichiarò che gli esseri umani sono di due tipi: quelli che possono essere manipolati e governati (che costituiscono la maggioranza), e quelli che hanno certe virtù e personalità forti. Disse che il suo gruppo è parte del più alto ordine massonico ed era molto interessato al risultato della discussione. Mister Massini ha spiegato che il gruppo Bilderberg non è una loggia massonica, ma significa molto di più. Ha detto che le caselle sono solo facciate e il potere reale è molto superiore al trentatreesimo livello gerarchico. Massini invitò Cezar ad unirsi al gruppo, facendogli capire che avrebbe avuto molti vantaggi. Secondo Cezar, Massini era fisicamente e psichicamente forte, cosa che contrastava con la sua età. Purtroppo per lui, il suo potere era stato centrato su un ego enorme, su arroganza e senso di superiorità sul resto.Massini informò Cezar che glielo chiedeva personalmente, usando la sua influenza politica, perché era stato colpito dal potere psichico di Cezar.
III. Le spie del Pentagono con i satelliti
Un satellite del Pentagono usato per spionaggio geodetico, basato su tecnologia bionica e le onde di forma, ha scoperto nel 2002 una unità separata in una specifica area dei Monti Bucegi. Lo spazio vuoto all’interno della montagna non aveva alcuna corrispondenza con l’esterno, e sembrava essere stato scolpito da dentro, da esseri intelligenti.
Non era sicuramente una grotta. La scansione via satellite della montagna aveva rivelato due grandi blocchi energetici. Queste barriere erano state fatte di energia artificiale. Il primo era come un muro energetico, che bloccava l’accesso al tunnel, mentre la seconda era a forma di cupola (o emisfero), ed era situata all’estremità opposta del tunnel, vicino al centro della montagna……….
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lunedì 28 ottobre 2013
OOPART OGGETTI FUORI POSTO
Oggetti fuori posto: computer, batterie, lampade e aeroplani nell’antichità!
Secondo la Teoria degli Antichi Astronauti, in un passato remoto, viaggiatori extraterrestri hanno visitato i nostri antenati influenzando la naturale evoluzione della specie umana.Gli alieni, hanno davvero ispirato e aiutato i nostri antenati a costruire templi antichi megalitici e piramidi?E se sono venuti qui, ci hanno lasciato delle conoscenze avanzate di fisica, astronomia e matematica? In tal caso, ne rimane qualche prova oggi?Un esempio potrebbe essere un oggetto spesso definito come il primo computer meccanico del mondo. Risale a più di 2mila anni fa. La “Macchina di Anticitera” fu rinvenuta nel 1900 da alcuni raccoglitori di spugne, mentre si immergevano al largo di una piccola isola dell’Egeo chiamata Anticitera.I pescatori trovarono un relitto sul fondo del mare e al suo interno una scatola incrostata dai coralli, composta di una lega metallica. Fu portata al museo di Atene, dove solo 50 anni dopo fu possibile fare una scansione della scatola ai raggi X e distinguere delle rotelle dentellate a incastro collegate fra di loro, dandoci una buona immagine di cosa fosse questo dispositivo: un computer, una macchina davvero sofisticata.Il congegno è un meccanismo originariamente contenuto in un involucro di legno, dalle misure di 30×15 centimetri che per molto tempo la scienza non è riuscita a catalogare. Si tratta di un oggetto tecnologico di altissima precisione e che aveva prevalentemente funzioni astronomiche.La macchina è stata studiata nel dettaglio per misurare i movimenti di sole e luna, le eclissi, i loro rapporti di moto e addirittura le lunazioni. E come se non bastasse, la macchina serviva probabilmente anche a definire il calendario delle Olimpiadi. Il mistero della macchina è tutto in questa sua precisione fuori dall’ordinario. E’ infatti costruita con materiali comuni per il tempo e le misurazioni sono limitate ai pianeti visibili dalla terra senza ausilio di strumenti particolari.Ma il livello di dettaglio rimane stupefacente: è confermata la capacità del dispositivo di calcolare persino i ritardi nei movimenti lunari, per via dell’orbita ellittica, con un opportuna progettazione e un ingranaggio dedicato.Nelle iscrizioni sulla macchina ci sono i nomi di Venere e Mercurio, ma ci sono studiosi che sostengono che la macchina di Anticitera possa in realtà rivelare informazioni anche su altri pianeti.La macchina viene definita dalla scienza come tecnicamente molto più complessa di ogni altro dispositivo ipotizzabile e rinvenuto per almeno mille anni successivi alla sua datazione.Un tale livello di complessità può significare che chi l’ha costruita fosse ad uso a questo tipo di lavoro: non sarebbe quindi un esemplare unico, ma qualcosa che inevitabilmente viene da una storia lunga.Si pensa che l’oggetto risalga al 200 a.C. Data la sua complessità, superiore a qualsiasi orologio svizzero contemporaneo, la Macchina di Anticitera è da considerarsi un’anomalia. Chi può averlo creato? E per cosa veniva usato?Quando gli archeologi cominciarono ad esaminarlo negli anni ’50, dissero che era inconcepibile che gli antichi greci avessero realizzato una macchina così complicata. Dissero che era come trovare un jet a reazione nella tomba di Tutankhamon.
Le lampade di Dendera
Ancora più antiche della Macchina di Anticitera, sono le incisioni su un muro nel complesso monumentale di Dendera, in Egitto. Ad alcuni, questi strani disegni sembrano raffigurare oggetti comunemente utilizzati nella nostra epoca.Le raffigurazioni si trovano in una cripta sotterranea segreta, alla quale solo i più alti sacerdoti avevano accesso. La cripta è un posto molto angusto, con il soffitto molto basso e con una temperatura ambientale molto alta.Sulle pareti della cripta ci sono alcuni rilievi che sembrano rappresentare quelle che sembrano delle enormi lampade a filamento. Guardando le immagini e considerando l’oscurità della cripta, la domanda sorge spontanea: “Gli egizi come illuminavano l’interno delle loro tombe?”Secondo l’archeologia tradizionale, gli antichi egizi……
mercoledì 18 maggio 2011
STONEHENGE IL MISTERO
Chi ha costruito Stonehenge?
59 anni fa, grazie a un pezzettino di quercia carbonizzata, si risale all’epoca in cui vennero messe insieme alcune misteriose pietre di Stonehenge, erette secondo leggenda da Mago Merlino
Sarebbe stato Mago Merlino, in una sola notte, a far viaggiare nel cielo quei giganteschi blocchi di pietra, trasportandoli dall’Irlanda alla piana di Salisbury, nello Wiltshire. E poi, da bravo mago, avrebbe mosso la bacchetta per disporli in cerchi concentrici, come sito di sepoltura per illustri concittadini. Secondo un'altra leggenda, invece, il merito sarebbe di qualche alieno catapultato sulla Terra, che avrebbe costruito Stonehenge ( stone sta per pietra e henge per monumento circolare) come base si atterraggio per le proprie navicelle spaziali durante i viaggi di perlustrazione sul nostro Pianeta. D’altronde, chi avrebbe potuto trasportare pietre pesanti fino a cinquanta tonnellate, metterle in posizione eretta, e disporle in circolo, se non un mago o degli extraterrestri? La storia ci dice che probabilmente furono centinaia di uomini, che in epoche diverse avrebbero prestato le proprie braccia per trascinare quelle enormi pietresu rulli di legno, slitte primitivee zattere. Costruttori che sarebbero però rimasti ignoti, così come ignota, densa di mistero e senza tempo sarebbe rimasta la storia di Stonehenge. Provare a dare una data al complesso megalitico non è così facile. Quando, il 18 maggio 1952, Willard Libby, allora chimico all’Università di Chicago, decretò che Stonehenge era stato costruito circa 3.800 anni fa,...
venerdì 18 febbraio 2011
MISTERIOSA INCISIONE A STONEHENGE UN VOLTO ALIENO?
Esperti scoprono misteriosa incisione a Stonehenge raffigurante il volto di un presunto alieno grigio
Durante una spedizione scientifica presso il famoso sito archeologico di Stonehenge (Inghilterra) alcuni esperti avrebbero scoperto, su una delle pietre di questo fantastico e misterioso luogo, una particolare incisione che sembrerebbe raffigurare il volto di un alieno grigio.Il particolare disegno analizzato scientificamente dal team della missione sembrerebbe reale (quindi non è il risultato di un fenomeno naturale) e la datazione con il carbonio 14 lo farebbe risalire addirittura a 4000 anni fa.Si tratta sicuramente di una scoperta di eccezionale portata che non può essere confutata perché accompagnata da dati scientifici ufficiali e che potrebbe confermare la reale interazione della razza umana con una antica razza extraterrestre.
Qui sotto alcune immagini del presunto volto alieno sia in versione originale che migliorata. Linksabato 4 dicembre 2010
STONEHENGE CUSTODISCE UN SEGRETO IN MENO
Pneumatici' di vimini per costruire Stonehenge
Roma, 3 dic. (Apcom) - Forse Stonehenge custodisce un segreto in meno. Una nuova teoria, suffragata da prove pratiche, sembra spiegare come sia stato possibile ai nostri antenati del neolitico trasportare pietre che pesano fino a 50 tonnellate. Ad elaborarla, come riferisce il Daily Mail, un ingegnere, ex presentatore della BBC: secondo Garry Lavin chi ha edificato Stonehenge si è servito di una sorta di grosso cesto di vimini, una specie di pneumatico preistorico, dentro cui per far rotolare gli enormi massi (alcuni provengono da colline a circa 30 km dal sito, altri addirittura dal Galles, a circa 200 km).
Secondo la ricostruzione di Lavin, il 'cesto' venne intrecciato attorno alle pietre tessendo rami di salice e ontano, creando una struttura leggera che può essere facilmente spostata da 4 o 5 uomini e che, afferma, sarebbe in grado di galleggiare. Lo strumento, inoltre, era completato riempiendo lo spazio tra il cilindro di vimini e la pietra con rami più sottili, in grado di aumentarne le performance: aiutano a distribuire il carico e danno elasticità, come un moderno pneumatico, e contribuiscono alla galleggiabilità. Lavin ha provato a testare le sue teorie, riuscendo a spostare con questo metodo, e con l'aiuto di alcuni assistenti, una grossa pietra da una tonnellata.
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