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domenica 7 aprile 2024

Ricostruzione del volto ell’Homo sapiens più antico...

 Ricostruzione del volto di Skhul: il volto dell’Homo sapiens più antico

Per la prima volta in 120.000 anni, possiamo vedere il volto di quello che si pensa sia l’Homo sapiens più antico di sempre, grazie alla ricostruzione forense effettuata da un esperto brasiliano.  Il volto dell’Homo sapiens più antico. Il volto del più antico Homo sapiens mai trovato può essere visto per la prima volta dall’età della pietra dopo che gli scienziati hanno ricostruito i suoi lineamenti. Il teschio, trovato nel nord di Israele, è stato nominato dalla rivista Smithsonian come candidato per il più antico essere umano moderno mai scoperto. Lo hanno chiamato Skhul 5.La ricostruzione forense di Skhul 5.

L’esperto di grafica brasiliano Cicero Moraes, autore del nuovo studio, ha descritto il volto come “un uomo forte pronto a combattere per la sopravvivenza”. Moraes ha continuato: “La base per l’approssimazione era il cranio scansionato in 3D. Le sue condizioni erano molto buone, poiché una parte significativa del cranio era disponibile e una piccola parte è stata ricostruita da specialisti. In questo lavoro è stata utilizzata la tecnica della deformazione anatomica. In parole povere, la tomografia di un essere umano moderno è regolata in modo che il cranio dell’uomo moderno sia convertito nel fossile Skhul V. Il tessuto molle – pelle, muscoli, grasso, ecc. – segue la deformazione e genera una faccia approssimativa, che sarebbe quella dell’individuo fossilizzato.”Il dibattito sull’Homo sapiens più antico.Se Skhul 5 è l’Homo sapiens più antico mai trovato, tuttavia, dipende da come classifichi gli altri contendenti. “Questa è una domanda molto interessante e c’è un enorme dibattito su chi sia stato il primo uomo o anche su cosa sia un uomo arcaico”, ha affermato Moraes. Ha continuato: “Ciò che era evidente nel caso di Skhul V è che si tratta di un essere umano ma con una struttura alquanto diversa dagli uomini moderni. Sono molto onorato di approssimare questo volto e fornire alcuni dati strutturali del processo, confrontando i risultati con altri individui del genere Homo. Immagino che metta almeno un altro tassello in questo grande puzzle che è la storia dell’evoluzione umana.”Link

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