Piccoli ominidi vivevano una volta in Germania
Buronius manfredschmidi vissero nell’attuale Baviera, in Germania, durante il tardo Miocene, 11,6 milioni di anni fa. I resti fossili del primate sono stati rinvenuti nel sito di Hammerschmiede , noto soprattutto per i resti eccezionali della specie di ominide Danuvius guggenmosi . “Le località degli ominoidi miocenici diventano sempre più comuni in Europa dal Miocene medio-alto in poi, subito dopo essere diventate rare in Africa”, hanno affermato la dott.ssa Madelaine Böhme dell’Università di Tubinga e colleghi. “Nonostante la loro frequenza, ricchezza e, in tre casi, un’eccezionale abbondanza di fossili di ominoidi ben conservati (Can Llobateres, Hammerschmiede e Rudabánya), nessuna località europea ha restituito più di un taxon di ominoidi

fino ad ora”. Buronius manfredschmidi è rappresentato da resti parziali di due denti e una rotula le cui dimensioni e forma sono distinte da Danuvius guggenmosi e da tutte le altre scimmie conosciute. “I denti e la rotula di Buronius manfredschmidi sono di dimensioni simili a quelle del siamango, suggerendo una massa corporea di circa 10 kg”, hanno detto i paleontologi. “Al contrario, Danuvius guggemosi ha una massa corporea calcolata che varia da 17 a 31 kg utilizzando regressioni per diverse misurazioni del femore e della tibia o, utilizzando una diversa metodologia di ricostruzione, da 14,5 a 46,3 kg.” Sulla base della struttura dei
fossili, i ricercatori deducono che Buronius manfredschmidi era un abile scalatore che mangiava una dieta a base di cibi morbidi come le foglie. Queste caratteristiche suggeriscono che la nuova specie avesse uno stile di vita distinto da Danuvius guggenmosi , che è una specie dal corpo più grande con una dieta composta da cibi più duri. “Lo smalto del Buronius manfredschmidi è più sottile di quello di qualsiasi altra scimmia in Europa ed è paragonabile a quello dei gorilla”, ha detto il dottor Böhme.
“Lo smalto del Danuvius guggenmosi , d’altra parte, è più spesso di quello di tutte le specie estinte imparentate e raggiunge quasi lo spessore dello smalto umano”. “Il diverso spessore dello smalto corrisponde alla forma delle superfici masticatorie.” “Lo smalto Buronius.....