Grazie a una conservazione migliore, si possono studiare dettagli anatomici che prima erano poco chiari nei fossili deformati, permettendo confronti più affidabili con altri Homo erectus e specie affini. ,Le caratteristiche avanzate osservate suggeriscono la possibilità che la divergenza tra le linee evolutive umane (Homo sapiens, Neanderthal, Denisovani, etc.) possa essere avvenuta più indietro nel tempo di quanto si pensasse, almeno in parte. Alcuni studi recenti che riguardano un fossile chiamato Yunxian 2 reinquadrano questo elemento nel lignaggio vicino ai Denisovani, stimando l’età fra ~940.000 e 1.1 milioni di anni.
Rimessa in discussione del modello “Africa come unico centro di origine” Sebbene non neghino affatto l’importanza dell’Africa, queste scoperte rafforzano l’idea che in Asia si siano sviluppate, in parallelo o in interazione, linee evolutive importanti e che specie umane.......
“arcaiche” fossero più diffuse e diversificate geograficamente di quanto si pensasse. Nonostante l’importanza, la scoperta presenta anche alcune sfide o punti da chiarire: Stato di conservazione di altri fossili: mentre il No. 3 è ben conservato, gli altri due (No. 1 e No. 2) presentano deformazioni notevoli, che complicano i raffronti. Ciò può introdurre errori di interpretazione se non si applicano opportuni metodi di ricostruzione.Datazione precisa: anche se si ha una stima abbastanza definita, c’è sempre margine di incertezza con i metodi usati per datare sedimenti/fossili; aggiornamenti futuri potrebbero modificare leggermente le cifre. Collocazione evolutiva esatta: la domanda su quale specie “esattamente” rappresenti (Homo erectus puro, oppure un ceppo evolutivo che ha caratteristiche ibride, oppure un parente prossimo dei Denisovani o altre specie) è ancora dibattuta. Alcuni articoli recenti (ad esempio quelli su Yunxian 2) suggeriscono che il fossile possa appartenere a un lignaggio distinto o vicino ai Denisovani.
Rischio di sovrastimare la novità: spesso scoperte di questo tipo sono interpretate come “rivoluzionarie”, ma la paleontologia evolutiva avanza anche con tanti piccoli miglioramenti nei dati, e nuove scoperte potrebbero confermare, modificare o contraddire le interpretazioni attuali.,Il cranio di Yunxian (No. 3 Skull), assieme quello ricostruito di Yunxian 2, rappresenta una scoperta notevole che spinge indietro alcune delle nostre ipotesi sull’evoluzione umana, suggerendo una maggiore complessità, una maggiore diffusione geografica e una divergenza fra specie umane arcaiche più antica di quanto si pensasse. Serve tuttavia molta cautela: ogni nuova scoperta deve essere inserita in un quadro più ampio, confrontata con altri fossili, dati genetici, dati geologici, eccetera. Gabry58
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