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sabato 26 aprile 2025

Sorprendenti scoperte sull'obelisco di Ramses II

Sorprendenti scoperte sull'obelisco di Ramses II

Negli ultimi anni, nuove ricerche archeologiche hanno portato alla luce sorprendenti scoperte riguardanti l'obelisco di Ramses II, uno dei monumenti più iconici dell'antico Egitto. Questo imponente capolavoro di granito, simbolo di potere e divinità, continua a rivelare misteri nascosti, sfidando le conoscenze consolidate sull'arte e l'ingegneria faraonica. Tecniche costruttive all'avanguardia. Le analisi più recenti, condotte con tecnologie avanzate come la scansione laser 3D e l'analisi spettrografica, hanno svelato dettagli inediti sulle tecniche utilizzate per estrarre, scolpire e trasportare il colossale obelisco. Gli studiosi hanno individuato tracce di strumenti in bronzo e tecniche di levigatura che dimostrano una maestria sorprendente, molto più sofisticata di quanto si pensasse in passato.

Un enigma di trasporto. Uno degli aspetti più affascinanti riguarda il trasporto dell'obelisco. Le nuove evidenze suggeriscono che gli antichi Egizi non si limitavano a trascinare i monoliti su slitte lubrificate con acqua, come indicato da alcuni dipinti murali, ma adottavano complessi sistemi di ingegneria idraulica. Alcuni indizi fanno pensare alla creazione di canali temporanei che avrebbero facilitato lo spostamento dei giganteschi blocchi fino alla loro destinazione finale. 

Nuove iscrizioni scoperte. Durante recenti lavori di restauro, sono state scoperte iscrizioni finora sconosciute, nascoste sotto strati di depositi calcarei. Questi geroglifici raccontano episodi poco noti del regno di Ramses II, tra cui eventi cerimoniali legati all'erezione dell'obelisco, e riferimenti a divinità secondarie che raramente comparivano in altri monumenti ufficiali. Le nuove iscrizioni offrono una preziosa finestra sulla religiosità e la propaganda politica dell’epoca.

Un significato cosmologico.  Alcuni studiosi propongono ora una nuova interpretazione simbolica: l’obelisco non sarebbe stato soltanto un tributo al faraone, ma un elemento fondamentale di una più ampia visione cosmologica. La sua forma slanciata, che punta verso il cielo, rappresenterebbe l’asse del mondo, il collegamento tra la terra e il divino, un'idea che rafforza ulteriormente il ruolo del sovrano come mediatore tra gli uomini e gli dèi. Gabry58

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