L'azienda islandese Reykjavik Energy ha intravisto nel progetto un'opportunità per contribuire agli obiettivi net zero (emissioni zero) del proprio paese: questa collaborazione con l'azienda britannica potrebbe rappresentare un cambio di paradigma per tutto il settore delle rinnovabili, anche al di fuori dell'isola dei ghiacciai e dei vulcani.
Soluzioni e sfide. Per gestire la crescente domanda globale di energia rinnovabile, oltre all'Islanda, sono in corso di valutazione altre stazioni di ricezione in Canada e nel nord del Giappone. Il primo satellite rappresenterà uno degli oggetti più imponenti in orbita dopo le stazioni spaziali, e anche se il percorso presenta sfide ingegneristiche complesse, l'avanzamento della tecnologia modulare in fase di studio è promettente.
La portata dei benefici legati a questa opera si scopre negli studi dell'Imperial College di Londra, i quali stimano che 8 GW di energia solare dallo spazio potrebbero ridurre di circa 4 miliardi di sterline i costi annuali nel settore per l'intero Regno Unito.costante.Per un futuro sostenibile. Il lancio del primo impianto rappresenta solo l'inizio. Si prevede infatti di ampliare la capacità di 30 megawatt fino a superare la soglia del gigawatt entro il 2036: una potenziale rivoluzione nella fornitura di rinnovabili dell'intero pianeta. La collaborazione con tra aziende di diversi paesi segna un passo significativo verso questa visione, offrendo all'Islanda una fonte energetica costante e sostenibile.Link
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