la Terra sta “ingoiando” gli oceani
La Terra sta “ingoiando” gli oceani. Questa affermazione può sembrare incredibile, ma è ciò che suggerisce un recente studio pubblicato sulla rivista Nature. Secondo la ricerca, il movimento delle placche tettoniche della Terra “inghiottirebbe” una quantità di acqua dagli oceani tre volte superiore a quella Come è possibile? Il fenomeno che stiamo esaminando prende il nome di subduzione. Questo termine descrive un processo geologico specifico: il movimento di una placca tettonica che scivola sotto un’altra. Durante questo movimento, succede qualcosa di affascinante. L’acqua del fondale marino, in quantità significative, viene trascinata o “filtrata” sotto la crosta terrestre.Questo non è un concetto nuovo per gli scienziati. Tuttavia, quello che ha sorpreso la comunità scientifica è l’entità della perdita d’acqua. Secondo le nuove scoperte, la quantità di acqua che viene “filtrata” sotto la crosta terrestre è molto più grande di quanto precedentemente stimato.La subduzione, quindi, non solo sposta le placche tettoniche, ma gioca anche un ruolo cruciale nel ciclo dell’acqua del nostro pianeta. Questa scoperta potrebbe avere implicazioni significative per la nostra comprensione dei processi geologici e del futuro del nostro pianeta. calcolata finora.
La subduzione e l’inghiottimento degli oceani: un fenomeno sorprendente
Per comprendere meglio il fenomeno della subduzione e come la Terra “inghiotte” gli oceani, i ricercatori hanno adottato un approccio innovativo. Hanno registrato i rumori sismici di una specifica area dell’Oceano Pacifico. Questi rumori,...
prodotti dal movimento delle placche tettoniche, forniscono preziose informazioni sul processo di subduzione.I dati raccolti da una rete di sensori sottomarini hanno permesso di ottenere misurazioni precise di temperatura, pressione e velocità nelle zone più profonde del fondale marino. Queste informazioni sono fondamentali per capire come e quanto acqua viene “filtrata” sotto la crosta terrestre durante la subduzione.I risultati dello studio sono stati sorprendenti. Si è scoperto che 3 miliardi di telegrammi di liquido (equivalenti a 1 trilione di metri cubi) ogni milione di anni vengono “inghiottiti” dalla Terra. Questo significa che la quantità di acqua che filtra sotto la crosta terrestre è maggiore di quella che viene espulsa attraverso i vulcani e altri processi geologici.La geologa Donna Shillington ci ricorda un fatto fondamentale: “Di solito l’acqua esce attraverso le eruzioni vulcaniche e contribuisce allo sviluppo del magma”. Questo processo è ben noto alla comunità scientifica. Tuttavia, la quantità di acqua che filtra sotto la crosta terrestre durante la subduzione potrebbe avere implicazioni più ampie.Se la quantità di acqua che entra nel mantello terrestre è maggiore di quella che ne esce, potrebbe significare una maggiore probabilità che si verifichino terremoti. Questo perché l’acqua che entra nel mantello può alterare la pressione e la temperatura, potenzialmente innescando attività sismica.Tuttavia, è importante sottolineare che queste sono solo ipotesi preliminari. Sono necessarie ulteriori indagini per confermare queste teorie e per comprendere meglio le implicazioni di questo fenomeno. Questo studio rappresenta solo l’inizio di un viaggio di scoperta che potrebbe rivelare nuovi aspetti della geologia del nostro pianeta.In conclusione, la Terra sta “ingoiando” gli oceani in una misura molto maggiore di quanto si pensasse. Questa scoperta potrebbe avere importanti implicazioni per la nostra comprensione del ciclo dell’acqua sulla Terra e dei processi geologici che modellano il nostro pianeta.Link
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