Scoperto un buco nero giovanissimo, di appena 30 anni
e a 'soli' 50 milioni di anni luce dal nostro pianeta. "E' il più vicino esempio della nascita di un simile oggetto che l'uomo ha mai potuto osservare". Si tratta dell'annuncio dato dalla Nasa in merito all'"oggetto eccezionale" identificato nello spazio in questi giorni e per cui la stessa agenzia governativa americana aveva indetto una conferenza stampa quest'oggi, nel pomeriggio, proprio per svelare il mistero sul "clamoroso" evento.
Le osservazioni, secondo quanto si apprende dagli autori del progetto, "sono state rese possibili grazie al Chandra X-ray Observatory". Anche se, aggiungono ancora gli esperti, la ricerca "ha inoltre richiesto l'utilizzo di un telescopio dell'Agenzia Spaziale Europea, il XMM-Newton e di un altro telescopio tedesco denominato ROSAT". Considerando la tenera età del buco nero, battezzato SN 1979C e posizionato nella galassia M100 (costellazione della Berenice), è come se, paragonando il suo sviluppo alla crescita di un essere umano, stessimo osservando quest'ultimo solo dopo un secondo la prima luce.
Lo chiamavano black star, ed è il motivo per cui il buco nero è il risultato dell'esplosione di una supernova. Tuttavia, al momento gli scienziati non escludono che SN 1979C stia attirando al suo interno perfino un'altra stella, "che probabilmente prima ruotava attorno a quella esplosa".
L'incredibile rivelazione della Nasa rappresnta certamente un grande passo avanti per comprendere il meccanismo che origina i buchi neri. Le forze e le energie che questi scatenano, infatti, non sono riproducibili in laboratorio, tanto che sulla loro evoluzione il massimo dell'applicabilità sono alcuni modellini su computer.Link
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