Le immagini, fornite come prova da un whistleblower e già verificate da fonti indipendenti, non mostrano alcun segno di manipolazione digitale. Diverse agenzie internazionali hanno confermato l’autenticità del materiale, poi diffuso rapidamente anche sui social. L’oggetto in questione non ha ancora ricevuto una classificazione ufficiale. Alcuni analisti suggeriscono possa trattarsi di un drone avanzato — forse di origine straniera — ma nessuna tecnologia nota sarebbe in grado di sopportare l’urto diretto di un Hellfire senza riportare danni.
Il Pentagono e il Comando Centrale USA, interpellati sull’incidente, non hanno ancora rilasciato commenti ufficiali. Tuttavia, all’interno del Congresso crescono le pressioni per ottenere risposte concrete: com’è possibile che un’arma tra le più letali dell’arsenale statunitense non abbia avuto alcun effetto? L’episodio solleva nuove domande su cosa stia davvero accadendo nei cieli, specialmente in aree di conflitto come lo Yemen. Che si tratti di tecnologia segreta, avversaria o addirittura extraterrestre, il caso ha riaperto il confronto tra militari, intelligence, media e opinione pubblica sulla natura reale dei cosiddetti UAP. Una cosa è certa: ciò che è stato visto al Congresso il 9 settembre non può più essere ignorato. Gabry58
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