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domenica 25 maggio 2025

Nel 1979 un pilota militare fotografò un UFO cilindrico sopra l'Italia

Nel 1979 un pilota militare fotografò un UFO cilindrico sopra l'Italia (Video)

Il pilota Giancarlo Cecconi stava rientrando alla base aerea di Treviso, in Italia, sul suo caccia G-91R con il suo gruppo G-91R 14 del 2nd Fighter Storm dell'Aeronautica Militare, dopo aver completato una missione di ricognizione il 18 giugno 1979 alle 11:30.Il Centro Radar di Istrana (TV) ha registrato sui propri schermi radar la presenza dell'intruso e ha ordinato a Cecconi di avvicinarsi a un velivolo non identificato che era entrato nell'area vietata.

IlUtilizzando la pellicola inutilizzata nelle telecamere del suo aereo, il pilota attivò le telecamere e si avvicinò all'UFO a una distanza di 70-80 metri e a una velocità stimata di 300 nodi (450-500 km).Il personale di terra dell'aeroporto osservò l'evento con un binocolo. Cecconi fu chiamato dalla torre di controllo di Treviso per avvertirlo che l'oggetto stava emettendo una strana scia blu.Inseguì l'oggetto a un'altitudine di 7.000 piedi, ma non ne notò la scia. Avvicinandosi all'oggetto, il pilota salì e scese a 

un'altitudine di 1.000 piedi alla volta, raggiungendo i 13.000 piedi.L'UFO visibile era stazionario rispetto al G-91, ma il centro radar confermò a Sesconi che si stava muovendo e ne furono determinati rotta e velocità.Il pilota vide un oggetto cilindrico nero opaco e la presenza di una piccola “cupola” bianca o trasparente situata sulla parte superiore di un oggetto 

leggermente appiattito.La cupola aveva una forma simile a quelle delle auto sportive. Mentre Cecconi effettuava un'altra chiamata per inviare un'altra serie di foto, il radar di Istrana si accese e riferì che l'oggetto era improvvisamente scomparso dal suo e da altri radar.Pochi secondi dopo, la torre di controllo di Treviso confermò che l'UFO era scomparso visivamente. Pochi minuti dopo l'atterraggio, le pellicole furono rimosse e sviluppate rapidamente.

L'oggetto era un oggetto cilindrico lungo non meno di otto metri (26 piedi) e con un diametro non superiore a tre, che volava a tredicimila piedi nel cielo.L'incidente è di notevole rilevanza grazie alle riprese delle telecamere, al radar e alle prove visive fornite da numerosi testimoni, tra cui un pilota di caccia molto stimato. Link

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