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giovedì 17 aprile 2025

Prove di vita aliena trovate su K2-18b? Ecco cosa sappiamo ?

Prove di vita aliena trovate su K2-18b? Ecco cosa sappiamo ?

Negli ultimi anni, la ricerca di forme di vita extraterrestri ha fatto passi da gigante. Una delle scoperte più affascinanti riguarda K2-18b, un esopianeta situato a circa 120 anni luce dalla Terra, nella costellazione del Leone. Recenti osservazioni condotte con il telescopio spaziale James Webb hanno acceso l’interesse degli scienziati: alcuni segnali chimici rilevati nell’atmosfera di questo pianeta potrebbero essere indicazioni di processi biologici in atto. Cosa rende K2-18b così speciale? K2-18b è un pianeta super-Terra o mini-Nettuno, con una massa otto volte superiore a quella del nostro pianeta. Orbita nella zona abitabile della sua stella nana rossa – una regione in cui le temperature potrebbero permettere l’esistenza di 

acqua liquida. Fin dalla sua scoperta, nel 2015, ha attirato l’attenzione degli astronomi come uno dei candidati migliori per ospitare forme di vita. Ma è nel 2023 che la svolta arriva: il James Webb Space Telescope (JWST) ha analizzato la composizione della sua atmosfera, rilevando qualcosa di sorprendente. Fosfina e DMS: molecole "bio-indicatrici" Tra i gas rilevati ci sono metano (CH₄), anidride carbonica (CO₂) e diossido di zolfo (SO₂), ma soprattutto due molecole che hanno acceso i riflettori: fosfina (PH₃) e dimetilsolfuro (DMS). Entrambe, sulla Terra, sono prodotte quasi esclusivamente da organismi viventi

La presenza di DMS, in particolare, è considerata da alcuni scienziati una firma biologica potenzialmente forte. Sulla Terra, questa molecola viene emessa da plancton e altri microrganismi marini. Se davvero esiste in abbondanza su K2-18b, potrebbe significare che qualche forma di vita – almeno microbica – è presente. Cautela tra gli scienziatiNonostante l’entusiasmo, la comunità scientifica resta prudente. Le molecole rilevate potrebbero avere anche origini non biologiche, generate da processi geologici o chimici sconosciuti. Inoltre, l’ambiente di K2-18b è molto diverso da quello terrestre: con un’atmosfera densa e forse un oceano sotterraneo sotto strati di gas.

Come ha dichiarato il professor Nikku Madhusudhan, a capo del team di ricerca dell’Università di Cambridge: “Questi risultati non confermano la presenza di vita, ma rappresentano un passo significativo verso la comprensione delle condizioni di abitabilità oltre il nostro sistema solare.” Nei prossimi anni, ulteriori osservazioni da parte del JWST e di altri strumenti futuri potranno aiutare a confermare o smentire la presenza di vita. Ma una cosa è certa: K2-18b è oggi uno dei pianeti più promettenti nella ricerca di vita aliena. Gabry58

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