Questo esperto lo ha istruito su un metodo che prevedeva la proiezione di emozioni positive, come amore e pace, per provare a “chiamare” gli UFO. Anche se all'inizio era scettico, il veterano ha assicurato di aver assistito a risultati straordinari. Secondo Coulthart, in una notte limpida e fredda osservò sfere luminose che si muovevano in modo intelligente, coordinandosi attorno a un gigantesco oggetto triangolare nel cielo. Questa “nave noddy”, grande quanto diversi campi da calcio, avanzava lentamente ed emetteva una luce bianca con stelle arancioni ai vertici della sua struttura. Inoltre, era circondato da piccole sfere che eseguivano manovre complesse, il che suggeriva un controllo intelligente.......
Nelle sue dichiarazioni Baker ha evidenziato che il metodo psionico utilizzato sembrava consentire un qualche tipo di interazione con gli oggetti; Vale a dire che questi fenomeni sul campo sono stati osservati, ma che hanno risposto allo stato emotivo proiettato, offrendo quella che viene definita «una dimostrazione deliberata». Questo aspetto confutare le precedenti dichiarazioni del pilota e informatore Jake Barberche assicurava che alcuni programmi classificati stavano sperimentando le capacità psichiche umane per stabilire una connessione con queste intelligenze non umane.Perdita di connessione
Anche se il veterano non osa affermare con certezza che questi fenomeni siano di origine extraterrestre, in quanto la sua esperienza suggerisce l'esistenza di un'intelligenza non umana che interagisce con il nostro pianeta. Asymismo, señaló che questi eventi, capaci di generare paura, risvegliano un profondo senso di meraviglia e rispetto per la vastità dell'ignoto.
Durante l’intervista, queste affermazioni hanno anche aperto la porta a dibattiti più ampi sulla perdita delle capacità umane ancestrali di connettersi con l’ambiente circostante a livello psichico. Secondo Baker, la dipendenza dalle moderne tecnologie potrebbe aver atrofizzato le capacità mentali che talvolta consentivano interazioni più profonde con l’universo e i suoi abitanti.
L’intervista si è conclusa con un appello alla trasparenza. Per Baker, l’umanità ha il diritto di sapere che “non siamo soli” e di decidere se esplorare queste connessioni o ignorarle. “Questo potrebbe cambiare il nostro modo di comprendere il mondo e il nostro stesso mondo”, ha assicurato. Le testimonianze sul campo aggiungono credibilità a storie di grande impatto Rivelazioni di Jake Barberuna campana che invita anche a riflettere sulle potenzialità umane e sul mistero che ancora circonda fenomeni anomali non identificati. Potrebbe essere che alcune persone contattate all'estero si sbagliassero? Link
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