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giovedì 26 settembre 2024

Una rete di tunnell di 12.000 anni fa scoperti in l'Europa

Una rete di tunnell di 12.000 anni fa scoperti in l'Europa

Un recente studio ha rivelato l'esistenza di una vasta rete di tunnel sotterranei risalenti a circa 12.000 anni fa, diffusa in tutta Europa. Questi tunnel, scoperti grazie a indagini archeologiche e tecniche di imaging avanzate, si estendono dal nord della Scozia fino alla Turchia, coprendo migliaia di chilometri. La loro esistenza suggerisce che le popolazioni preistoriche europee, sebbene vissute durante il periodo Neolitico, possedevano una sofisticata capacità ingegneristica, che ha lasciato dietro di sé strutture enigmatiche e durature.I tunnel non erano collegati solo tra regioni vicine, ma coprivano vaste distanze, suggerendo che queste antiche popolazioni avessero la capacità di costruire strutture sotterranee resistenti e durevoli. Alcuni dei passaggi misurano meno di un metro di larghezza, mentre altri sono molto più ampi, con intersezioni, sale e punti di sosta che indicano la possibilità che questi tunnel servissero a vari scopi, come la comunicazione, il trasporto o addirittura la protezione dai predatori o dagli eventi naturali.

Nonostante la notizia sia apparsa ormai da qualche settimana per promuovere la pubblicazione del nuovo libro dell’archeologo tedesco Heinrich Kusch, l’esistenza di una rete sotterranea di gallerie appartenenti al neolitico che collegherebbe la Scozia alla Turchia, ha diviso l’opinione pubblica e solleticato la fantasia di molti. La cittadella accademica è stata a malapena toccata dalla curiosità dei dilettanti: come spesso accade, i colleghi archeologi si sono fatti beffa della teoria di Kusch, bollandola come una bufala. Ma questa volta non si tratta dell’ennesimo volo pindarico sulla costruzione delle piramidi o di qualche allineamento archeoastronomico dei megaliti del Neolitico. A supportare il saggio di Kusch vi sarebbe infatti il ritrovamento di parti di L'archeologo tedesco Heinrich Kusch, uno dei principali ricercatori coinvolti nello studio, ha evidenziato come solo una piccola porzione di questa rete sia stata effettivamente 

esplorata e documentata finora, e molte delle sezioni sotterranee scoperte sono ancora in ottime condizioni, nonostante l'antichità delle strutture.La funzione esatta di questa rete di tunnel rimane oggetto di dibattito tra gli studiosi. Alcuni ipotizzano che i tunnel fossero utilizzati come vie di fuga durante le guerre o come rifugi sicuri durante le invasioni. Altri suggeriscono che potessero essere utilizzati per scopi commerciali, facilitando il trasporto di beni e persone in sicurezza in un'epoca in cui la superficie terrestre poteva essere piena di pericoli...

Un'altra teoria popolare è che i tunnel avessero una funzione spirituale o religiosa. In molte culture antiche, le grotte e le strutture sotterranee erano considerate sacre, luoghi di connessione con il mondo degli spiriti o luoghi di sepoltura. Alcuni dei tunnel presentano anche incisioni e simboli che potrebbero suggerire un uso rituale.Questa scoperta ha un significato immenso per la comprensione delle antiche civiltà europee. Se in passato si pensava che queste popolazioni fossero principalmente nomadi e poco organizzate, la presenza di una rete di tunnel così estesa indica una complessità sociale e tecnologica ben maggiore. I tunnel dimostrano che esistevano relazioni tra comunità distanti e che gli antichi abitanti dell'Europa possedevano conoscenze avanzate nell'ingegneria e nell'architettura.

Inoltre, l'esistenza di questi tunnel potrebbe far luce su come le prime popolazioni europee affrontavano le sfide ambientali e geopolitiche del loro tempo. La costruzione di tali passaggi sotterranei richiedeva probabilmente una cooperazione significativa tra diverse tribù e gruppi, suggerendo un livello di organizzazione sociale più avanzato di quanto si fosse immaginato.

Nonostante l'importanza di questa scoperta, ci sono ancora molte domande senza risposta. La profondità e la vastità della rete di tunnel rendono difficile la loro esplorazione completa, e molte sezioni potrebbero non essere ancora state individuate. Gli archeologi devono affrontare anche problemi di conservazione: mentre alcune sezioni sono rimaste intatte, altre potrebbero essere a rischio di crollo o erosione.Inoltre, le risorse per esplorare e mappare questa rete sotterranea sono limitate, e ci vorranno decenni, se non secoli, per comprendere appieno l'estensione e il significato di queste strutture.

La rete di tunnel sotterranei di 12.000 anni fa in Europa rappresenta una delle più grandi e affascinanti scoperte archeologiche degli ultimi tempi. Questi passaggi, che attraversano il continente europeo, rivelano un lato finora sconosciuto delle antiche civiltà europee, testimoniando una capacità ingegneristica e una coesione sociale sorprendenti per l'epoca. La loro esplorazione e studio futuro potrebbero rivoluzionare la nostra comprensione della storia preistorica europea e delle prime comunità umane del continente.Gabru58

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