Roberto Pinotti: "Gli UFO sono storia, da Mussolini al Pentagono. Ma non si interessano a noi"
Ce ne sono state? "Abbiamo demandato tutto agli americani, e lo abbiamo fatto anche finito il fascismo, come nel caso di Castelporziano nel 1963".Quale personaggio del regime era più vicino a svelare la verità? "Galeazzo Ciano. Ritengo che a inviarci in forma anonima il materiale che abbiamo potuto consultare, studiare e soprattutto verificare sia stato, prima di morire, l’ultimo suo figlio. Questi file segreti potevano venire alla luce, ma poi il gerarca fu fatto giustiziare dal suocero........
Ma anche nel dopoguerra si è nascosta la verità, come mai? "Perché si tratta di una scoperta che avrebbe fatto sentire noi homo sapiens detronizzati del ruolo centrale nell’universo e un crollo dei nostri valori avrebbe fatto implodere la società".Qualche politico seguiva particolarmente il fenomeno? "Sì, Giulio Andreotti era molto curioso".C’erano spiegazioni alternative al fatto che gli oggetti non identificati fossero alieni? "Erano ridicole. L’ipotesi che si trattasse di armi cinesi o russe, per esempio, non reggeva perché le loro tecnologie non erano così avanzate".
Ma perché gli alieni non si manifestano? "La domanda è: saremmo interessanti per loro? Secondo me assolutamente no, hanno una tecnologia talmente avanzata che sono già fra noi e si spostano senza interferire perché a loro non frega nulla degli umani. Usano la Terra come transmedium per viaggi interstellari e non escludo che qualcuno sia stato contattato per aiutarli nelle loro basi".Pensa davvero sia così? "Un ex membro del Pentagono l’ha detto:esiste una collaborazione americana con una civiltà aliena".
E ha descritto come sono? "Possono anche essere solo tecnologia e macchine".mQuindi nessun omino verde, nessun Et, nessun essere simile a un rettile? "Quella è fantascienza, i nostri sono studi scientifici: all’inizio ci davano dei visionari ora il rapporto è cambiato. E questo in tutto il mondo come mi viene dimostrato nei miei innumerevoli viaggi all’estero per convegni scientifici serissimi".
Ma Roberto Pinotti ha mai avuto incontri ravvicinati del terzo tipo? "Tre volte. La prima nel 1978 a Perugia. Eravamo in nove e vedemmo dozzine di oggetti non identificati danzare sopra le nostre teste, li fotografammo e le scie erano precise, vi furono altre duemila segnalazioni quel giorno. Una volta in Messico dove mi trovavo a realizzare un programma per la Tv svizzera italiana. E infine a Firenze".Ma dobbiamo avere paura? "Di cosa? L’ho già detto: se avessero voluto farci del male a quest’ora non ci saremmo più". Link
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