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venerdì 27 dicembre 2024

Astrofisico sfida Elon Musk alla ricerca dell'intelligenza extraterrestre

Astrofisico sfida Elon Musk alla ricerca dell'intelligenza extraterrestre

Il famoso astrofisico di Harvard Avi Loeb ha lanciato un'audace sfida al miliardario Elon Musk, scommettendo una parte della sua fortuna contro l'affermazione dell'uomo d'affari secondo cui "probabilmente siamo soli" nell'universo.In una dichiarazione energica per l'anno 2025 , Loeb propone di destinare i fondi di questa scommessa alla ricerca di segnali tecnologici da civiltà extraterrestri. "Se non troviamo nulla entro un decennio dopo aver investito questi soldi nella ricerca, donerò una seconda percentuale della mia fortuna a Musk", dice lo scienziato. La sfida arriva in risposta alle recenti 

dichiarazioni di Musk sulla solitudine cosmica dell’umanità. Loeb sostiene che, con più di 10^31 pianeti simili alla Terra in zone abitabili attorno a stelle come il Sole all'interno del volume cosmico conosciuto, "affermare che abbiamo il privilegio di essere l'unica specie intelligente nel cosmo è un'arroganza amplificata a 31 posti. "decimali. L'astrofisico, uno dei primi a predire teoricamente le proprietà delle prime stelle e galassie, critica l'attuale distribuzione delle risorse nella ricerca spaziale. Egli osserva che “decine di miliardi di dollari federali vengono spesi per la ricerca di microbi e meno dell’1% di questi 

viene speso per la ricerca di alieni intelligenti”, una strategia che considera irragionevole.Loeb spera che il telescopio Webb, insieme ai tre Osservatori Galileo e all'Osservatorio Rubin , trovi prove di segnali tecnologici provenienti dai nostri vicini cosmici nel 2025. "Trovare un'intelligenza sovrumana nello spazio ci fornirebbe modelli migliori rispetto ai nostri politici. ", conclude. Lo scienziato mette in 

guardia anche dai pregiudizi presenti nella comunità astronomica che hanno rallentato importanti scoperte in passato, citando esempi come lo scetticismo iniziale sull'esistenza di pianeti simili a Giove vicino ad altre stelle, scoperte poi confermate. Questa sfida rappresenta un nuovo capitolo nel dibattito sulla ricerca della vita extraterrestre intelligente (SETI), un campo che, secondo Loeb, è stato ingiustamente emarginato dalla comunità astronomica tradizionale.Link

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