Cometa Ison: da stamani sarà visibile ad occhio nudo
recente immagine della cometa by Nick Rose
Aggiornamento
17/11/2013: La cometa Ison comincia a fare sul serio e già dalle prime
ore di stamani sarà visibile anche ad occhio nudo, nuvole permettendo.
Per gli amanti del cielo e non solo, sarà visibile, infatti, poco prima
delle 5 vicino alle Spica, la stella più brillante della costellazione della Vergine.
Il telescopio Trappist (TRAnsiting Planets and PlanetesImals Small
Telescop), che si trova sulle Ande cilene, ha infatti osservato un
aumento incredibile della produzione di gas e di luminosità, passando da
una magnitudo +7 a +4.Ricordiamo che C/2012
S1 (il nome 'd'archivio') si prepara a un passaggio ravvicinato,
rasente alla nostra stella, il perielio (il massimo avvicinamento al
Sole) è previsto per il 28 novembre, per poi tornare verso i confini del
Sistema solare. Se sopravvivrà a questo transito, da Natale in poi,
potremo ammirarla in tutto il suo splendore.Torna
prepotentemente a far parlare di sè la Cometa Ison, che nelle ultime 48
ore ha infatti aumentato bruscamente la sua luminosità e se continuerà
così potrebbe diventare già visibile ad occhio nudo già da Domani. Gli
esperti della Nasa tuttavia non cantano vittoria visto che la cometa ha
si messo il 'turbo' nelle ultime ore, ma non sono ancora in grado di
prevedere se questo possa essere un segnale positivo o funesto. Ricordiamo che la Cometa Ison (C/2012 S1 per la scienza) è stata scoperta il 21 settembre 2012 dal bielorusso Vitali Nevki e dal russo Artyom Novichonok dell' International Scientific Optical Network (Ison) della Russia. Si tratta di una cometa radente
(cometa che passa al perielio molto vicina alla superficie del Sole, ad
una distanza che talvolta raggiunge qualche migliaio di chilometri) e non periodica
(le comete che hanno o orbite paraboliche, ossia con eccentricità
uguale a 1, od orbite iperboliche, ossia con eccentricità superiore a 1,
od orbite ellittiche con periodi superiori ai 200 anni e delle quali
non siano stati osservati almeno due passaggi al perielio) e potrebbe
essere la prima cometa ben visibile ad occhio nudo dall’emisfero boreale
dopo il passaggio nel 1997 delle cometa Hale-Bopp.
La denominazione "C/2012 S1 (ISON)" deriva da: "C", in quanto non periodica; "2012", in quanto scoperta in tale anno; "S1", in quanto prima cometa scoperta nella seconda metà del mese di settembre; "ISON", in quanto scoperta nel corso del programma di ricerca International Scientific Optical Network. Il nome "Cometa ISON" con cui è comunemente indicata dalla stampa rischia di essere, pertanto, fonte di possibile confusione: se nel corso dello stesso programma di osservazione venisse scoperta una cometa dello stesso genere a fine febbraio 2015 essa verrebbe denominata C/2015 D1 (ISON).
La denominazione "C/2012 S1 (ISON)" deriva da: "C", in quanto non periodica; "2012", in quanto scoperta in tale anno; "S1", in quanto prima cometa scoperta nella seconda metà del mese di settembre; "ISON", in quanto scoperta nel corso del programma di ricerca International Scientific Optical Network. Il nome "Cometa ISON" con cui è comunemente indicata dalla stampa rischia di essere, pertanto, fonte di possibile confusione: se nel corso dello stesso programma di osservazione venisse scoperta una cometa dello stesso genere a fine febbraio 2015 essa verrebbe denominata C/2015 D1 (ISON).
Ma dove si trova ora?
La Cometa, dopo essere passata ad Ottobre molto vicino a Marte, passerà per il perielio, ossia il punto più vicino al Sole (circa 0,012 unità astronomiche, ossia quasi due milioni di chilometri), il prossimo 28 novembre. La paura è che essa non riesca a sopravvivere a un incontro così ravvicinato, ma secondo gli esperti al momento si sta comportando bene seguendo il modello di una tipica cometa della nube di Oort (è un'ipotetica nube sferica di comete posta tra 20.000 e 100.000 UA, o 0,3 e 1,5 anni luce dal Sole, cioè circa 2400 volte la distanza tra il Sole e Plutone. Questa nube non è mai stata osservata perché troppo lontana e buia perfino per i telescopi odierni, ma si ritiene che sia il luogo da cui provengono le comete di lungo periodo (come la Hale-Bopp e la Hyakutake, recentemente avvistate) che attraversano la parte interna del sistema solare. Le comete dette di corto periodo (tra le quali la Halley è la più famosa) potrebbero invece venire dalla fascia di Kuiper)
Come sarà visibile?
Fine Novembre- Avvicinandosi al Sole, dovrebbe iniziare a diventare visibile anche a occhio nudo. Attualmente, in effetti, Ison sta guadagnando lentamente luminosità, anche se un po' meno rispetto alle previsioni: ha magnitudo +8 e si pensa arriverà a -4 il 28 novembre, giorno del perielio.
Più nel dettaglio:
18 Novembre ISON apparirà alta circa +6° e in congiunzione stretta con Spica. Il nucleo della cometa si troverà infatti 25′ a est della stella. Un’ora dopo ci sarà forse la possibilità di assistere a uno spettacolo davvero straordinario: circa 12° a est della ISON apparirà nel cielo del crepuscolo un’altra cometa, la 2P/Encke!
21 Novembre: due comete che viaggiano di conserva a pochi gradi l’una dall’altra, in uno scenario arricchito dalla presenza di Mercurio (mag. –0,6), Saturno (mag. +0,6) e da quella di Zuben el Genubi, la stella alfa della Libra (+2,8). L’orario consigliato per tentare la non facile osservazione è quello delle 6:15.
Dicembre- Se tutto andrà per il verso giusto sarà un mese ricco di spettacolo. Qualche giorno prima del 25 dicembre, infatti, la cometa sarà osservabile all' alba, guardando in direzione est, sul filo dell'orizzonte. La sua coda dovrebbe splendere e alzarsi ogni giorno di più nel cielo. Dopo le festività, Ison dovrebbe essere visibile anche la sera, subito dopo il tramonto, ma questa volta guardando verso nord- est.
Gennaio- Dopo Capodanno, la cometa proseguirà il suo cammino fino a lambire quasi la stella Polare. Poi inizierà a diventare sempre più fioca, fino a scomparire del tutto nelle settimane successive.
Come osservarla?
Secondo gli astronomi, la luminosità di ISON è cresciuta notevolmente negli ultimi giorni. In astrofisica, la luminosità dei corpi celesti viene valutata in magnitudo, e tanto più basso è questo valore tanto più visibile risulta un oggetto: l'occhio umano, senza l'aiuto di altri strumenti, è in grado di distinguere oggetti con una magnitudo inferiore a 6,5. Secondo quanto rilevato dall'astronomo John Bortle, ISON è passata da una magnitudo di 8,5 lunedì 11 a 7,3 mercoledì 13, fino ai 5,4 di giovedì 14. In termini più comprensibili, la cometa è diventata quasi 16 volte più luminosa in 72 ore. Come accennato prima potrebbe così giù domani o al più lunedì essere visibile anche a occhio nudo.Link
La Cometa, dopo essere passata ad Ottobre molto vicino a Marte, passerà per il perielio, ossia il punto più vicino al Sole (circa 0,012 unità astronomiche, ossia quasi due milioni di chilometri), il prossimo 28 novembre. La paura è che essa non riesca a sopravvivere a un incontro così ravvicinato, ma secondo gli esperti al momento si sta comportando bene seguendo il modello di una tipica cometa della nube di Oort (è un'ipotetica nube sferica di comete posta tra 20.000 e 100.000 UA, o 0,3 e 1,5 anni luce dal Sole, cioè circa 2400 volte la distanza tra il Sole e Plutone. Questa nube non è mai stata osservata perché troppo lontana e buia perfino per i telescopi odierni, ma si ritiene che sia il luogo da cui provengono le comete di lungo periodo (come la Hale-Bopp e la Hyakutake, recentemente avvistate) che attraversano la parte interna del sistema solare. Le comete dette di corto periodo (tra le quali la Halley è la più famosa) potrebbero invece venire dalla fascia di Kuiper)
Come sarà visibile?
Fine Novembre- Avvicinandosi al Sole, dovrebbe iniziare a diventare visibile anche a occhio nudo. Attualmente, in effetti, Ison sta guadagnando lentamente luminosità, anche se un po' meno rispetto alle previsioni: ha magnitudo +8 e si pensa arriverà a -4 il 28 novembre, giorno del perielio.
Più nel dettaglio:
18 Novembre ISON apparirà alta circa +6° e in congiunzione stretta con Spica. Il nucleo della cometa si troverà infatti 25′ a est della stella. Un’ora dopo ci sarà forse la possibilità di assistere a uno spettacolo davvero straordinario: circa 12° a est della ISON apparirà nel cielo del crepuscolo un’altra cometa, la 2P/Encke!
21 Novembre: due comete che viaggiano di conserva a pochi gradi l’una dall’altra, in uno scenario arricchito dalla presenza di Mercurio (mag. –0,6), Saturno (mag. +0,6) e da quella di Zuben el Genubi, la stella alfa della Libra (+2,8). L’orario consigliato per tentare la non facile osservazione è quello delle 6:15.
Dicembre- Se tutto andrà per il verso giusto sarà un mese ricco di spettacolo. Qualche giorno prima del 25 dicembre, infatti, la cometa sarà osservabile all' alba, guardando in direzione est, sul filo dell'orizzonte. La sua coda dovrebbe splendere e alzarsi ogni giorno di più nel cielo. Dopo le festività, Ison dovrebbe essere visibile anche la sera, subito dopo il tramonto, ma questa volta guardando verso nord- est.
Gennaio- Dopo Capodanno, la cometa proseguirà il suo cammino fino a lambire quasi la stella Polare. Poi inizierà a diventare sempre più fioca, fino a scomparire del tutto nelle settimane successive.
Come osservarla?
Secondo gli astronomi, la luminosità di ISON è cresciuta notevolmente negli ultimi giorni. In astrofisica, la luminosità dei corpi celesti viene valutata in magnitudo, e tanto più basso è questo valore tanto più visibile risulta un oggetto: l'occhio umano, senza l'aiuto di altri strumenti, è in grado di distinguere oggetti con una magnitudo inferiore a 6,5. Secondo quanto rilevato dall'astronomo John Bortle, ISON è passata da una magnitudo di 8,5 lunedì 11 a 7,3 mercoledì 13, fino ai 5,4 di giovedì 14. In termini più comprensibili, la cometa è diventata quasi 16 volte più luminosa in 72 ore. Come accennato prima potrebbe così giù domani o al più lunedì essere visibile anche a occhio nudo.Link
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