Titano come l'antica Terra: una nube di metano protegge delle forme di vita primordiali
Titano, la più grande delle lune di Saturno, potrebbe ospitare forme di vita, sebbene di forma decisamente inusuale. Fiumi e oceani del pianeta, infatti, non sono composti da acqua ma da metano. Stando a quanto riportato sul tabloid britannico The Daily Mail, la sonda Cassini avrebbe scoperto che l’idrogeno contenuto nell'atmosfera del più grande satellite naturale di Saturno scompare una volta raggiunta la superficie, il che suggerisce che possa essere assorbito dalle reazioni chimiche di forme viventi. Analogamente, la radiazione solare che interagisce con l'atmosfera, dovrebbe formare dell'acetilene in grado di ricoprire l'intera superficie, che risulta però assente. Esistono spiegazioni alternative che giustificano le anomalie chimiche - Gli esperti, tuttavia, non hanno elementi sufficienti a sostenere sia questa l’unica possibilità logica: possono esistere spiegazioni alternative che giustificano queste anomalie chimiche, ma i due risultati nel loro complesso sembrerebbero indicare che le condizioni per l'esistenza di forme di vita basate sul metano su Titano sono rispettate.
Sulla Terra cominciò tutto nello stesso modo - Proprio come Titano anche la Terra, ai suoi primordi, circa 3 miliardi di anni fa, era avvolta da una foschia organica che ha protetto lo sviluppo della vita sul pianeta dai danni delle radiazioni ultraviolette. Di questa seconda teoria ne sono convinti gli scienziati dell'università del Colorado che precisano che la “foschia” era costituita anche sul nostro pianeta da sottocomposti di metano e azoto, creati dalle reazioni con la luce. Uno scudo naturale contro la luce ultravioletta - La nube non solo avrebbe fatto quindi da scudo contro la luce ultravioletta, ma avrebbe consentito a gas come l'ammoniaca di accumularsi, provocando il riscaldamento da gas serra ed evitando, ma questa è una semplice teoria, che la Terra congelasse per sempre. Questa nebbia di idrocarburi era costituita da microscopiche e leggere particelle simili ai semi del cotone, ipotizzano gli esperti, che potrebbero aver bloccato i raggi uv e permesso alla luce visibile di attraversare la superficie terrestre. Titano tra milioni di anni potrà esser la nuova Terra? - "La nube-schermo di metano, forse rilasciato dai gas delle eruzioni vulcaniche - spiegano gli scienziati - ha protetto la superficie terrestre e i gas sottostanti, tenendo la Terra calda". Probabilmente, la Terra nei suoi primi anni di vita, vista dallo spazio, "appariva simile a Titano, circondata da una foschia rossastra - concludono - con oceani verdastri per il ferro disciolto. Sicuramente non era il pianeta blu che appare oggi". Link
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