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domenica 3 ottobre 2010

CAPE CANAVERAL


<<ABBIAMO ANCORA L'ASTRONAVE


ALIENA SOTTO OSSERVAZIONE>>


Una frase misteriosa incastra la Nasa




Non c'è pace per Cape Canaveral. Dopo le polemiche sucitate dalle esternazione di Edward Aldrin che ha rivela to che l'Apollo 11 non era solo nello spazio(dichiarazione poi ritrattata) e dopo la perdita dei preziosi nastri dello sbarco sulla Luna ecco una nuova tegola che cade sull'Agenzia Spaziale Americana . Apparentemente la situazione non è così grave  visto che la notizia è passata in sordina ripresa solo da qualche media ma la sostanza è molto compromettente e come buona abitudine della NASA le dichiarazioni hanno sempre rivolti inaspettati. Ma veniamo hai fatti. Una rivista Americana specializzata in esopolitica  e ufologia è riuscita a entrare in possesso di un nastro originale che custodisce alcuni segreti nascosti almeno in apparenza.

Il 13 marzo 1989 Donald Ratsch (un membro Americano della società radiofonica  che controlla tutte le trsmissioni nello spazio della NASA) sta monitorando i dialoghi dello Shuttle Discovery. E sceglie il momento giusto per registrare ucendo questo messaggio dell'astronauta indirizzato alla base sulla Terra."Houston quì Dscovery abbiamo ancora l'astronave sotto osservazione". Una frase che non lascia spazio ad interpretazioni.

Inizialmente la NASA ha negato tutto come da prassi ma quando da Houston hanno realizzata che non si sarebbe potuta negare una registrazione "reale"hanno riconosciuta la veridicità dei dialoghi in questione legittimandoli ma hanno aggiunto che era un'alterazione della pellicola e che la frase pronunciata era stata fraintesa.   Ma qualcosa non torna. Chiunque abbia sentito la registrazione non ha dubbi che l'astronauta fosse più che serio e che pronunciasse esattamente quelle parole. Naturalmente gli scettici non ci stanno e parlano di caso montato da nulla e parole alterate. Ma esistono riferimenti in trasmissioni sentite ma non registrate che vede l'astronauta ripetere alla NASA "fuoco....fuoco".Si può pensare ad una parola in codice per identificare l'UFO. Ma questo rientra nelle ipotesi. Poi come successo altre volte la NASA cambia la frequenza di trasmissione. Ma perchè tutta questa premura? Situazione già viste con i dialoghi dell'Apollo 11 e del Gemini. Infatti non è la prima volta che gli astronauti vengono uditi a parlare apertamente di navicelle aliena che spiano minuziosamente i loro spostamenti. Un funzionario della Cia interrogato sull'argomento ebbe a dichiarare:"L'organizzazione dei servizi segreti  e la NASA sono in possesso di numerose prove circa l'esistenza degli UFO ed il loro controllo da parte di esseri intelligenti". Purtroppo la politica del silenzio in vigore nell'Agebzia Spaziale fatta di prerogative dedite alla censura impedisce ai cosmonauti di parlare troppo. Quando lo fanno sono subito costretti a ritrattare.

Si attendono nuovi sviluppi in una vicenda destinata a far parlare ancora molti ufologi scienziati e molti appassionati.


Di Emanuele Atzori per Uofonline

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