Come specificato, la cometa C/2024 G3 (ATLAS) sarà visibile subito dopo il tramonto, vicinissima all’orizzonte occidentale (più o meno a metà strada tra Ovest e Sud Ovest). L’orario del sorgere del Sole e del tramonto variano in base alla posizione geografica e, ovviamente, più sono distanti i luoghi – soprattutto sull’asse longitudinale – maggiore è il divario. In Italia, in genere, tramonti e albe si verificano entro un’oretta al massimo di differenza. Ciò, tuttavia, fa una bella differenza sulla visibilità di determinati fenomeni. Per fare un esempio, il 4 gennaio
l’occultazione di Saturno da parte della Luna non è stata visibile da parte della Sicilia e della Calabria. Dunque, per prima cosa è doveroso accertarsi dell’orario del tramonto nella propria località e solo dopo che la stella è sparita dal firmamento tentare l’osservazione. Oggi, lunedì 13 gennaio, il tramonto è atteso attorno alle 17:00 a Roma, qualche minuto dopo a Milano e circa 4 minuti prima a Napoli. A Cagliari, ad esempio, è previsto dopo le 17:20, mentre a Bari verso le 16:45 e a Torino alle 17:10. Gli orari precisi vanno ricercati su fonti ufficiali o magari planetari online con geolocalizzazione, che hanno una buona approssimazione se funzionano correttamente.A Roma, come indicato, è atteso verso le 17:00. Quando la stella sarà sparita,
potremo vedere bassissima sull’orizzonte occidentale la cometa C/2024 G3 (ATLAS). Secondo gli astronomi di astrovnbuitenen.com oggi raggiungerà magnitudine di – 3.4, simile a quella del pianeta Venere, pertanto dovrebbe risultare visibile a occhio nudo. Il condizionale è d’obbligo perché subito dopo il tramonto c’è ancora molta luce crepuscolare e la luminosità delle comete non è puntiforme, ma diffusa, quindi non è detto che sarà possibile vederla a occhio nudo. Ma non possiamo nemmeno escluderlo. Secondo alcuni esperti nel giorno del perielio potrebbe subire una ulteriore “esplosione” di luminosità e raggiungere addirittura una magnitudine
(luminosità apparente) di – 5 o – 6; ciò agevolerebbe ulteriormente le possibilità di vederla senza strumenti ottici. Purtroppo l’estrema vicinanza al Sole fa si che la cometa tramonti molto rapidamente quest’oggi. A Roma, secondo il planetario virtuale di TheSkyLive, accadrà attorno alle 17:25, quindi avremo meno di mezzora di tempo per tentare l’osservazione in condizioni difficili. Sicuramente molto peggiori di quelle incontrate dall’astronauta della NASA Don Pettit, che ha ottenuto un magnifico scatto della cometa dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).“NON tentare di osservare una cometa vicino al sole. Ciò potrebbe causare danni
permanenti agli occhi o la cecità totale! L’osservazione alla luce del giorno dovrebbe essere effettuata solo da coloro che hanno le competenze e l’attrezzatura adeguate per farlo in sicurezza”. Questo avvertimento è stato pubblicato dagli astronomi di astrovanbuitenen.com e lo ribadiamo anche noi. Se volete provare a vedere la cometa C/2024 G3 ATLAS quest’oggi (e nei prossimi giorni), la raccomandazione è quella di attendere che il Sole sia tramontato per non incorrere in inutili rischi. Detto questo, per trovare la posizione esatta della cometa nel cielo, rispetto alla propria posizione geografica, possono essere utilizzati i planetari virtuali di
TheSkyLive, Stellarium e app come Sky Tonight. Una volta identificata l’area in cui si trova, la “palla di ghiaccio” potrebbe essere visibile a occhio nudo come una piccola nube diffusa nella luce crepuscolare, bassissima nel cielo. A causa della sua posizione è necessario un orizzonte occidentale completamente sgombro da ostacoli naturali e artificiali come palazzi, montagne, alberi e così via. Il consiglio è quello di utilizzare un binocolo; anche uno non troppo potente dovrebbe permettere un’osservazione agevole dell’oggetto. Sempre massima attenzione al
Sole; l’osservazione diretta con uno strumento ottico può essere più pericolosa di quella già rischiosissima a occhio nudo. Un buon modo per vedere la cometa – e ottenere al contempo un bel ricordo – è attraverso la fotografia. In questo caso non si può esagerare con la lunga esposizione a causa della luce crepuscolare che brucia tutto, ma fare alcuni tentativi puntando
della posizione giusta potrebbe regalare un bel ricordo della cometa. Non resta che attendere il tramonto e sperare che l’oggetto dia spettacolo, meteo permettendo. Ricordiamo che nei prossimi giorni (fino al 20 gennaio e oltre) la cometa continuerà ad allontanarsi dal Solen,dunque teoricamente sarà un po’ più visibile dopo il tramonto, tuttavia sarà sempre molto bassa e soprattutto la sua luminosità calerà progressivamente. Link
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