Propulsione elettrica a fusione nucleare: raggiungeremo Marte in pochi mesi
Il futuro dei viaggi spaziali promette di portare novità davvero interessanti grazie a una nuova partnership tra due aziende americane specializzate in tecnologie spaziali avanzate. Ad Astra Rocket Company e The Space Nuclear Power Corporation (SpaceNukes) hanno annunciato una collaborazione che potrebbe trasformare il modo in cui raggiungiamo Marte e altri pianeti del sistema solare. L'obiettivo? Abbattere drasticamente le tempistiche. Simili tecnologie sono in studio da diversi anni, ma forse stavolta stiamo per fare un passo importante nella giusta direzione, e forse potremmo vedere qualcosa di concreto entro la fine di questo decennio.L'obiettivo è ambizioso ma concreto: ridurre il tempo di viaggio verso Marte da oltre un anno a soli pochi mesi. Questa rivoluzione nei trasporti spaziali sarà possibile grazie all'unione di due tecnologie all'avanguardia: il motore VASIMR (Variable Specific Impulse Magnetoplasma Rocket) di Ad Astra e il reattore Kilopower di SpaceNukes.
Il Dr. David Poston, CTO di SpaceNukes, ha spiegato che il progetto procederà per fasi, partendo da un sistema di propulsione nucleare elettrica da 100 kilowatt per arrivare a sistemi più potenti, capaci di generare diversi megawatt di potenza con un rapporto peso-potenza inferiore a 5 kg per kilowatt.La tecnologia VASIMR ha già dimostrato la sua affidabilità: nel luglio 2021, il prototipo VX-200SS ha funzionato ininterrottamente per 88 ore a una potenza di 80 kilowatt, superando di cinquanta volte la durata precedentemente dimostrata a questo livello di potenza. Questi test sono stati condotti nell'ambito di un contratto con la NASA.
Il Dr. Franklin Chang Díaz, CEO di Ad Astra, ha fatto un parallelismo interessante con la storia della navigazione per far capire la portata di un simile cambiamento.Nel 1958, il sottomarino USS Nautilus compì un'impresa storica attraversando l'Oceano Artico sotto i ghiacci del Polo Nord, un viaggio reso possibile solo grazie all'energia nucleare. Allo stesso modo, la propulsione nucleare elettrica ad alta potenza aprirà nuove frontiere nell'esplorazione spaziale."
I vantaggi di questa tecnologia sono notevoli: i sistemi di propulsione elettrica sono infatti da 10 a 100 volte più efficienti rispetto ai razzi chimici tradizionali in termini di consumo di propellente. Inoltre, grazie all'utilizzo di reattori nucleari ad alta potenza specifica, questi sistemi possono fornire l'energia necessaria per viaggi rapidi nel sistema solare senza dipendere da depositi di carburante, basi di...
rifornimento o dalla luce solare.Il settore della propulsione spaziale nucleare sta vivendo un momento di grande fermento. All'inizio di quest'anno, RocketStar Inc. ha presentato il FireStar Drive, il primo dispositivo al mondo per la propulsione spaziale elettrica potenziato dalla fusione nucleare. Inoltre, la US Space Force ha recentemente stanziato 35 milioni di dollari per un progetto di ricerca guidato dall'Università del Michigan che mira a combinare razzi chimici veloci con sistemi di propulsione elettrica alimentati da microreattori nucleari.Le due aziende prevedono di dimostrare la tecnologia in un programma di volo entro la fine del decennio e di commercializzarla negli anni '30.Link
Nessun commento:
Posta un commento