mercoledì 2 ottobre 2024

Gli alieni potrebbero usare la comunicazione quantistica

 

Gli alieni potrebbero usare la comunicazione quantistica e noi non possiamo rilevarli

(fisico teorico Latham Boyle) Un nuovo studio suggerisce che gli alieni potrebbero essere consapevoli del fatto che gli esseri umani non dispongono della tecnologia quantistica necessaria per rilevarli, il che potrebbe spiegare perché decenni di ricerche non siano riuscite a scoprire segni di vita extraterrestre intelligente.Il fisico teorico Latham Boyle ipotizza che civiltà aliene avanzate possano utilizzare metodi di comunicazione quantistica, rendendoli troppo sofisticati perché noi possiamo percepirli utilizzando la tecnologia convenzionale.

"Il concetto di comunicazione quantistica interstellare è fondamentale perché amplia la nostra comprensione di come la comunicazione potrebbe avvenire attraverso grandi distanze nello spazio", spiega Boyle.Se la comunicazione quantistica esistesse, potrebbe rivoluzionare la tecnologia umana. Tuttavia, gli scienziati attualmente non hanno l'attrezzatura per rilevare tali segnali.La comunicazione classica si basa sulle onde elettromagnetiche per trasmettere messaggi su lunghe distanze. Al contrario, la meccanica quantistica coinvolge metodi probabilistici e il comportamento delle particelle, che potrebbero consentire la trasmissione e il teletrasporto di informazioni tra onde luminose.

Gli esperimenti hanno dimostrato che le onde luminose possono mantenere i loro stati quantici su grandi distanze, rendendo teoricamente possibili le reti quantistiche interstellari.Boyle ha studiato il modo in cui gli alieni potrebbero utilizzare le proprietà quantistiche della luce confrontando la capacità di informazione e i tassi di errore della comunicazione classica e di quella quantistica...

Mentre un segnale radio standard richiede solo poche onde luminose catturate per essere ricevuto con precisione, la comunicazione quantistica richiede la ricezione di molti fotoni nel loro delicato stato quantistico per decodificare correttamente il messaggio.Secondo i calcoli di Boyle, le antenne dovrebbero essere larghe più di 100 chilometri (più di 60 miglia) per generare stati quantistici con una ragionevole probabilità di successo, anche quando si raccolgono segnali da vicini galattici relativamente vicini.

Potrebbero funzionare anche antenne più piccole, ma dovrebbero essere posizionate al di sopra dell'atmosfera terrestre, come sulla Luna, per raccogliere abbastanza fotoni."Qualsiasi civiltà in grado di comunicare tramite la tecnologia quantistica avrebbe probabilmente la tecnologia per osservare la Terra e rendersi conto che al momento non siamo in grado di rilevare i loro segnali, motivo per cui potrebbero non tentare di contattarci", conclude Boyle.Link

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