L’astrobiologia
La NASA definisce l’astrobiologia come “lo studio dell’origine, dell’evoluzione, della distribuzione e del futuro della vita nell’universo. Questo campo multidisciplinare comprende la ricerca di ambienti abitabili nel nostro sistema solare e di pianeti abitabili al di fuori del nostro sistema solare”. Nel campo dell’astrobiologia, parliamo di quelle che vengono chiamate biofirme. Se studi un pianeta o una luna con il fine di ricercare vita su di essi qual è la firma – il segnale – che dice che qulla è vita e non un oggetto completamente sterile? Ecco, questa è una firma biologica. Secondo l’astrofisico Wright una firma tecnologica è la stessa cosa, stessa idea, stesso concetto ma non così riconoscibile a qualsiasi tipo di vita – non dimentichiamo che per l’astrobiologia vita è anche solo un batterio. Ad esempio, un trasmettitore radio sarebbe una delle nostre firme tecnologiche più ovvie. L’Empire State Building è una firma tecnologica.
Scienza o fantascienza?
Sembra abbastanza chiaro che ora non ce ne siano, di alieni. Lo abbiamo potuto confermare man mano che abbiamo esplorato il sistema solare roboticamente. In termini di civiltà grandi, intelligenti e tecnologiche, questo sembra un caso chiuso. L’ipotesi dell’astrofisico è che più si va indietro nel tempo, più è difficile escludere una cosa del genere. Se consideriamo delle tempistiche nell’ordine del milione di anni, potrebbero non esserci più tracce. Le cose non durano a lungo, soprattutto in un posto così poco ospitale come lo spazio; mentre le applicazioni di questa idea nella fantascienza sono di solito fantasiose, non è chiaro fino a che punto l’esistenza di tali specie nella realtà sia consentita o meno. Secondo Wright, è importante continuare a cercare.Link
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