Per la prima volta nella storia della ricerca spaziale una sonda umana è entrata nell’orbita di Mercurio, il pianeta più vicino al Sole. Da oggi, e per almeno un anno, Mercurio avrà un satellite artificiale che gli gira intorno. La sonda americana Messenger, lanciata dalla Nasa sei anni fa, dopo un viaggio di otto miliardi di chilometri è finalmente giunta a destinazione: a partire da oggi, resterà per un anno nell’orbita del pianeta più misterioso e affascinante del sistema solare, cercando di catturare i segreti dei suoi anelli, della sua composizione. «Possiamo dire che la missione vera e propria di Messenger comincia solo ora - ha detto Sean Solomon, uno degli esperti del Johns Hopkins University’s Applied Physics Laboratory, che ha seguito in diretta wia web l’ingresso della sonda nell’orbita di Mercurio». Entusiasti i tecnici della Nasa responsabili della missione che, in questi anni, ne hanno seguito il viaggio chilometro per chilometro, incrociando le dita affinché tutto filasse per il meglio. «L’assetto è fantastico» ha commentato il capo missione, Ed Weiler. «Assistiamo a qualcosa di storico, anche perché ci apprestiamo a vedere cose di Mercurio che non sono mai state viste». Dal 4 aprile prossimo, la sonda comincerà a «studiare» il pianeta, inviando a Terra dati preziosi per capirne la gelogia, l’atmosfera e, più in generale, la composizione. Emergeranno dettagli della sua morfologia mai studiati né immaginati prima d’ora. La missione Messenger (un acronimo di Mercury Surface Space Environment Geochemistry and Ranging) segna un traguardo importante per la Nasa. Perché, di fatto, era cominciata 15 anni fa, con i primi studi per una missione dapprima considerata impossibile. Il lancio vero e proprio della sonda era avvenuto nell’agosto del 2004. Era passato più volte non lontano da Venere e da Mercurio, ma non si era mai inserito nell’orbita del pianeta. Ora, per la prima volta nella storia, gli scienziati avranno a disposizione un punto di osservazione unico. Gli strumenti a bordo della sonda saranno attivati e verificati il 23 marzo, mentre il 4 aprile Messenger comincerà la fase scientifica della missione. La sonda impiegherà 12 ore per fare il giro del pianeta, a una quota minima di 200 km. Gli scienziati sperano di ottenere informazioni considerate preziosissime non solo per capire «cosa» succede sul pianeta, ma anche per capire come il sistema solare si è formato. Quando Messenger è entrato nell'orbita di Mercurio, era a circa 46 milioni di chilometri dal Sole e a 155 milioni di chilometri dalla Terra.
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