martedì 5 ottobre 2010

UNO STARGATE DIMENSIONALE SUL GRAN SASSO?

 DOPO GIORNI DI PAURA PASSATI PER IL TERRIBILE TERREMOTO DEL 6 APRILE CHE HA SCONVOLTO L'ABRUZZO SPERANDO CHE MAI PIù SUCCEDA TRAGEDIE SIMILI NE QUà NE IN ALTRE PARTI DEL MONDO INVITANDO I COSTRUTTORI A SALVAGUARDARE LA VITA DI TANTA GENTE COSTRUENDO STRUTTURE DEGNE A CONTRASTARE IN BUONA PARTE LA FORZA DEI TERREMOTI
AD AGGIORNARE IL MIO BLOG PARTENDO PROPRIO DA QUESTA NOTIZIA PRESA IN RETE DI UFO SUL GRAN SASSO
 
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UNO STARGATE DIMENSIONALE SUL GRAN SASSO?
 IL CONTROVERSO COINVOLGIMENTO DEL COMANDO SPAZIALE
STATUNITENSE SUGLI AVVISTAMENTI UFO DEL GRAN SASSO
Una manifestazione quantica, un intreccio di controinformazione
 e testimonianze dubbie su avvistamenti che lasciano intravedere
 un possibile intervento di servizi di intelligence. Le indagini sul Monte Foltrone
Negli ultimi anni il persistente flap di avvistamenti UFO sui vari versanti della catena del Gran Sasso è diventato ancora più chiaro e manifesto. Le diverse segnalazioni, da parte di increduli turisti e di residenti, evidenziano strani fenomeni, che si palesano come improvvisi lampi luminosi o come normali manifestazioni elettromagnetiche. A tutto ciò si sommano ripetuti avvistamenti di sfere incandescenti colorate dall'incomprensibile movimento erratico o di dischi metallici che sorvolano e sovrastano la boscaglia, sia di giorno che di notte. Da tempo le nostre ricerche sono finalizzate a cercare una risposta soddisfacente che offra la chiave di codifica dell'ormai cronico flap del Gran Sasso, vagliando, filtrando e analizzando una massa di informazioni giunta da diverse fonti. Ciò non esclude, dal nostro punto di vista, il beneficio del dubbio. Permane infatti il pericolo di inquinamento delle prove. Le indagini sono tutt'ora in corso, pertanto le informazioni presentate in queste colonne vanno considerate come un'anticipazione, sufficientemente esauriente. Per tale motivo, per tutelare il buon esito delle ricerche, la libertà d'azione dei nostri collaboratori, e soprattutto la privacy dei testimoni, è stata effettuata una selezione dei files più importanti, omettendo generalità, date ed ubicazione dei luoghi in esame.
Una manifestazione quantica
Sul finire dell'Ottobre '98 una notizia alquanto curiosa apriva la pagina di cronaca di un quotidiano locale abruzzese. Si trattava di un avvistamento, effettuato da un gruppo di escursionisti teramani, di una porta dimensionale di luce alle pendici del Foltrone, sul Monte Gemelli, Catena del Gran Sasso. Uno degli escursionisti aveva velocemente contattato il Norad, North American Air Defense, il centro per la difesa dello spazio aereo del Nordamerica in USA. Gli interlocutori del Norad, come pronta risposta, avevano assicurato di inviare alcuni dei loro migliori esperti sul territorio in questione, in quanto avevano conferme che si trattava di un'anomala manifestazione quantica! Da parte nostra, ci attivavamo, ben coscienti da subito che non sarebbe stato facile districare la matassa. Com'era prevedibile, da noi contattato, il quotidiano abbruzzese preferiva trincerarsi dietro il proprio diritto all'esclusiva, e non ci favoriva ulteriori informazioni atte a verificare. Suggerendoci, così, che la misteriosa fonte avesse usato la testata per propri, indecifrabili, scopi. In primis, appare subito singolare che l'escursionista teramano, diffidando dei maggiori organismi italiani del settore - il Cisu, Centro Italiano Studi Ufologici, sia il CUN, Centro Ufologico Nazionale - abbia preferito contattare il Norad americano. Inoltre, le sue presunte generalità risultano inesistenti in tutta la provincia di Teramo e dintorni, nemmeno al CAI, Club Alpino Italiano, ne sanno qualcosa.Così si presentava la vegetazione nel teatro degli avvenimenti Le stesse autorità civili e militari, a partire dai carabinieri di Campli, vicino al Monte Foltrone, non sanno assolutamente niente della porta di luce dimensionale che si sarebbe mostrata ai fortunati escursionisti, di cui si è fatto portavoce il misterioso testimone. Nel tentativo di verificare la notizia, ci siamo recati sul monte Foltrone, presentandoci prima come semplici turisti, poi girando come curiosi appassionati di astronomia e di misteri, e infine qualificandoci come ricercatori UFO. Mentre ben poco è trapelato sulla luminosa porta dimensionale, qualcosa abbiamo appreso su alcuni insoliti avvistamenti. Attendibili testimoni oculari hanno raccontato dei timori di molti pastori locali. Di notte, infatti, una sfera bianca di notevoli dimensioni, a luce fredda simile al neon, ma con un potere d'illuminazione notevole - da una testimonianza risulta che rischiarava a giorno il terreno circostante - si librava tranquillamente sulle cime della boscaglia, spaventando e disperdendo le greggi al pascolo. In molti l'hanno vista, ed alcuni le sono anche andati inutilmente incontro con dei fuoristrada. Così si presentava la vegetazione nel teatro degli avvenimentiL'interesse per questo avvistamento avrebbe anche coinvolto due ragazze di Pescara che, qualificatesi per ufologhe, avevano scelto proprio questo luogo impervio per trascorrere un tranquillo week-end di ricerca e di pura osservazione.
Avvistamenti in pieno giorno
Un'altra testimonianza oculare ci ha spinto a raggiungere una zona d'alta montagna dove la sfera bianca sarebbe stata vista stazionare nel cielo più del solito. Durante il viaggio, lungo la statale, al di sopra di una collina, notavamo alcuni piccoli globi che danzavano sopra le nostre teste. Dopo aver inchiodato la macchina, presa la videocamera e le compatte da 35 millimetri delle quali regolarmente ci serviamo, iniziavamo a riprendere le sfere. Il tutto è durato poco più di cinque minuti, dopodichè i globi luminosi, così come erano apparsi, si sono volatilizzati. Nell'arco di tempo necessario a ricaricare le macchine e a convincerci di aver visto solo grandi uccelli o fulmini globulari, improvvisamente sono apparsi a quota relativamente alta, per poi sparire dopo qualche minuto, due oggetti discoidali, uno di un bianco splendente, l'altro scuro. Abbiamo tentato nuovamente di filmare e fotografare l'avvistamento, senza però ottenere risultati accettabili, almeno per ciò che riguarda le scene riprese con la telecamera amatoriale. I velivoli presentavano caratteristiche simili agli oggetti fotografati nel 1996 sulla base Nato di Aviano, nel Veneto. Ripresa l'auto, raggiunto il luogo previsto sul Monte Foltrone, abbiamo notato che una parte degli arbusti e della boscaglia presentava tronchi spezzati, tranciati e piegati, non a livello di un colpo d'ascia o di una motosega, ma a circa due, tre metri dal suolo, mentre l'area circostante era intatta. A questo punto che conclusioni trarre? Oltre al materiale documentario da noi raccolto, l'esperienza rafforza l'ipotesi che sotto il Gran Sasso si nasconda una piccola Area 51 europea o qualche installazione segreta.
Mistificazione o realtà?
L'eventuale coinvolgimento del Norad, di cui ha parlato il quotidiano abruzzese, appare fittizio e inverosimile. Si pensi, infatti, che tale centro dispone di una fitta rete radar preposta alla tempestiva individuazione di qualsiasi oggetto in avvicinamento, controllando non solo gli USA, ma gli spazi aerei di quasi tutto il pianeta. Il rilevamento di eventuali UFO rientra nei suoi compiti. L'importanza di tale struttura statunitense è tale da far escludere che ad un testimone oculare sia venuta in testa l'idea di comunicare ad un giornale locale la notizia dell'invio di esperti Norad in Italia, semplicemente per verificare un "presunto" avvistamento di una porta di luce dimensionale. Difficile, peraltro, che il Norad si esponga palesemente su tali questioni, a meno di ragioni ben precise. In Italia, del resto, i testimoni di avvistamenti UFO generalmente contattano un'associazione di ricerca ufologica, piuttosto che il Norad che, comunque, qualora realmente si attivasse in analisi e ricerche UFO, lo farebbe in gran segreto, come qualsiasi altra struttura d'intelligence.
  Di Aldo Natale e Daniele Valentini DA : http://www.segnidalcielo.it/stargate_dimensionale_gransasso.html

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