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domenica 3 ottobre 2010

ERAVAMO SULLA LUNA SCORTATI DA UN UFO



MISTERI DELLO SPAZIO A 37 ANNI DALLO SBARCO SULLA LUNA L'EQUIPAGGIO DELL'APOLLO 11 RIVELA DETTAGLI SORPRENDENTI

 

Trentasette anni fa, esattamente in questi giorni milioni di persone in tutto il mondo affollavano i bar per seguire da preistoriche tv in bianco e nero l'avventura dell'Apollo 11, la capsula che avbrebbe portato l'uomo sulla Luna. Coperte delle voci dei commentatori, si udivano sullo sfondo le incomprensibili comunicazioni tra la base di Houston e i tre astronauti nella navicella: Neil Armstrong, Edward Aldrin e MIchael Collins. Due frasi, scambiate il 19 luglio, poco prima dello sbarco, erano sembrate a tutti i tecnici che seguivano la missione una normale richiesta di informazioni, manascondevano un segreto che Aldrin ha rivelato solo adesso: l'Apollo 11 non era solo nello spazio.

L'equipaggio chiese alla base dove si trovasse rispetto a loro l'S-IVB, il terzo modulo del razzo che li aveva spinti verso la Luna. Dopo qualche minuto, Houston rispose che si trovava a 6000 miglia miglia nautiche, circa 11 mila chilometri. .

I tre astronauti decisero di non comunicare alla base  e di parlarne solo al loro ritorno in un briefing riservato.

Tornati sulla terra, accolti dal presidente Americano Richard Nixon a bordo della portaerei Hornet; gli astronauti raccontano le fasi dell'avvistamento ai responsabili della missione. La Nasa decise di non renderle publiche. IL dottor David Baker, all'epoca Senior Scientist dell'Apollo11, ha spiegato che l'Agenzia spaziale  Americana, temendo il ridicolo, aveva vincolato l'equipaggio al segreto. <Molti tecnici della Nasa si sono convinti che gli UFO esistono - ha detto Baker - e questo a spintoancor di più l'agenzia ad una politica di segretezza. Nessuno riuscì a scoprire che cosa fosse l'oggetto che quelli dell'Apollo 11 avevano visto, ma è certo che questi avvistamenti non erano rari fino dai tempi dei primi viaggi in orbita:molti equipaggi avevano incontrato oggetti strani.

Anche se il nome di  Neil Armstrong è rimasto nella memoria di tutti come quello dell'eroe della missione, il primo uomo a mettere piede sulla Luna, in realtà il vero protagonista dell'Apollo11 fu Edwin Buzz Aldrin, colonnello dell'aviazione americana, discendente da una famiglia svedese di fabbri e predestinato ai voli sul nostro satellite dal cognome della madre:moon. Ci sono pochissime foto di Armstrong sulla Luna, ma ce ne sono moltissime di Aldrin, che molti appassionati di misteri lunari accusano adesso di non aver raccontato tutta la verità. Basta fare una ricerca sul web con Google o Yahoo per rendersi conto di quante persone nel mondo siano convinte che,  anche dopo l'allunaggio,<c'era qualcodsa di strano là fuori>.

La convinzione nasce da presunte intercettazioni delle comunicazioni fra gli astronauti e la Nasa, fatta da radioamatori a terra. Sceso sul suolo lunare, Armstrong affermò di vedere una intensa luce che proveniva da un cratere. La comunicazione si sarebbe interrotta bruscamente, ma non per le decine di persone che la intercettavano da casa.<che cosa sono? che cosa sono? Potete dirci cosa sono? - avrebbero continuato Armstrong e Aldrin -. Ho Dio, non ci credereste. Siamo quì, stiamo tutti bene , ma abbiamo dei visitors. Vi dico che ci sono altre navi spaziali quì e sono tutte allineate al bordo del cratere.

Di questa flotta galattica non c'era traccia nelle foto e nei filmati che la Nasa ha reso publici. Qualcosa dovrebbe potersi vedre negli altri documenti video; custoditi nel National Archives, ma -  giusto perchè il mistero degli UFO lunari possa continuare ad affascinarci senza essere smentito. dei 700 nastri della missione ne sono misteriosamente spariti 698 e l'unica macchina rimasta in grado di trasmetterli non esiste più:era conservata al Goddard Space Flight Center's Data Evaluation Lab, chiuso e smantellato per mancanza di fondi.

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